“ADIL, UNO DI NOI”. Pienamente riuscito lo sciopero indetto questa mattina dal sindacato SolCobas in diversi magazzini della logistica della bergamasca

La vicenda di Biandrate, che è costata la vita al dirigente sindacale del SiCobas Adil Belakhdim, ha scosso profondamente i lavoratori e le lavoratrici della logistica che anche in bergamasca stamattina hanno incrociato le braccia in diversi magazzini.

Lo sciopero, indetto dal sindacato SolCobas, ha interessato la FED-EXdi Grassobbio, la SDA di Stezzano e le centrali GLS di Stezzano, Calvenzano, Albino e Cividino: due ore di sciopero dalle 8 alle 10, che hanno bloccato le merci in uscita in modo pressoché totale, con assemblee molto partecipate davanti ai cancelli, dove la figura e il sacrificio di Adil sono stati ricordati con grande commozione da lavoratori e lavoratrici, immigrati e italiani.

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Martedì 22 giugno. “ADIL: UNO DI NOI” Sciopero generale anche in Bergamasca, con assemblee all’entrata dei luoghi di lavoro



Riceviamo da “Coordinamento provinciale di Bergamo – Sindacato Operai in Lotta Cobas”. Rifondazione Comunista è impegnata a sostenere le varie iniziative di lotta previste per domani e indette da Rsu e diverse organizzazioni sindacali anche nella nostra provincia.


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“Ritenendo intollerabili gli eventi occorsi venerdì 18/06/2021 presso Biandrate (NO), dove l’attivista sindacale Adil Belakhdim è stato travolto ed ucciso da un camion che ha forzato il picchetto dei manifestanti davanti la sede della LIDL, il coordinamento della provincia di Bergamo del Sindacato Operai in Lotta COBAS dichiara per martedì 22/06/2021 due ore di sciopero in tutti i siti produttivi, dalle 8:00 alle 10:00, esprimendo vicinanza e cordoglio a familiari, amici e compagni di lavoro e sindacato di Adil.
Saranno interessate dallo sciopero le sedi di:

FED-EX di Grassobbio, Via Zanica, 19
SDA di Stezzano, Via del Tricolore, snc
GLS di Stezzano,  Via Santuario, SNC; Calvenzano, Via Milano, 35; Albino, Via Partigiani, 2f; Cividino, Via Molinaretti, 26

I lavoratori incroceranno le braccia  in assemblee davanti alle aziende al grido di “ADIL: UNO DI NOI. TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI! SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE”
Coordinamento provinciale di Bergamo – Sindacato Operai in Lotta Cobas; per comunicazioni: Costantin Lush (tel.3203215069), Fabio Zerbini (tel. 3284380809)”

(22.06.2021) Calvenzano (bg). SCIOPERO E PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ AD ADIL, UCCISO PERCHÉ LOTTAVA PER I DIRITTI

Settimana scorsa l’attivista sindacale Adil Belakhdim è stato ucciso da un camion che ha forzato la manifestazione dei lavoratori in sciopero, davanti la sede della LIDL.

I lavoratori del Sindacato Operai in Lotta Cobas (Solcobas) organizzano un presidio e sciopero Martedì 22 giugno dalle ore 8 alle ore 10 davanti ai cancelli d’ingresso dell’azienda GLS a Calvenzano in Via Milano n°35.

Si terrà una assemblea dei lavoratori al grido di “ADIL: UNO DI NOI. TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI! SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE”.

Al presidio sarà presente una delegazione degli attivisti di Rifondazione Comunista, Circolo di Treviglio.
(Prc/Se – Circolo di Treviglio. Per info: 3755024796)

Domenica 20 giugno a Seriate, ore 9.30, PRESIDIO PER ADIL BELAKHDIM, Lidl di Viale Lombardia

GOVERNO RESPONSABILE MORTE ADIL, GIORGETTI NEANCHE HA FATTO TAVOLO CON LICENZIATI FEDEX

Consideriamo il governo Draghi responsabile politico del clima di tensione che si è creato nel settore della logistica e che ha portato oggi all’assassinio del compagno Adil Belakhdim, coordinatore del SICOBAS di Novara.

Di fronte ai più di 400 licenziamenti della FedEx a Piacenza e ripetute azioni di sciopero e protesta il ministro Giorgetti non ha mai convocato il tavolo con il SICOBAS e i lavoratori licenziati, ma ha scelto di incontrare solo l’impresa.

Il governo è responsabile di quanto accade perché non solo non modifica le leggi inique che hanno trasformato il mercato del lavoro in un far west senza diritti e con salari da fame, non solo non è intervenuto per impedire i licenziamenti alla Fedex di Piacenza, ma lascia che la polizia stia a guardare le azioni violente contro i lavoratori e intervenga solo contro questi ultimi.

L’omicidio di Adil è figlio della protervia dei padroni che negli ultimi mesi sono ricorsi nella logistica a tutti i mezzi per piegare le lotte e continuare a mantenere condizioni di sfruttamento, bassi salari, precarietà: licenziamenti di massa, aggressioni violente ai presidi dei lavoratori, utilizzo di vigilantes come mazzieri.

Parteciperemo e invitiamo a partecipare alla manifestazione nazionale indetta dal Sicobas per sabato 19 a Roma con concentramento in piazza della Repubblica alle 14.

Non si può accettare passivamente questa guerra contro lavoratrici e lavoratori che quotidianamente vengono ammazzati sul lavoro come accaduto a Luana D’Orazio o perchè scioperano come Adil Belakhdim.

La manifestazione e gli scioperi in corso sono una prima giusta risposta non solo all’omicidio di Adil ucciso, ma anche a tutte le iniziative violente messe in campo contro il diritto di lottare e scioperare.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile lavoro
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

***Domenica 20 giugno l’appuntamento per ADIL è alla ore 9.30, PRESIDIO davanti alla LIDL di SERIATE (Viale Lombardia)

(27.06.21) Colli di San Fermo (bg). Prc/Se: RITROVO SOCIALE di AUTOFINANZIAMENTO

Per passare qualche ora in compagnia e in allegria, nonostante i tempi che corrono, siete tutti invitati

Domenica 27 Giugno alle ore 12.00 c/o la Casa “La Resistenza”Colli di San Fermo (Adrara San Martino – bg)

RITROVO SOCIALE di AUTOFINANZIAMENTO

Per la modalità del pasto telefonare a Tiziano, Maurizio o Gigi. Gli ampi spazi all’esterno della casa permettono di ritrovarci con tutte le cautele del caso, unica indicazione: è indispensabile dotarsi di mascherina.

Per chi può, alle ore 11.00 verrà onorato con un mazzo di fiori il monumento che ricorda i morti della Battaglia Partigiana contro i nazi-fascisti per la liberazione di Fonteno del 31 Agosto 1944.

Per motivi organizzativi vi preghiamo di confermare la partecipazione (entro e non oltre giovedì 24 giugno) contattando i nominativi sottoindicati che saranno disponibili per qualsiasi informazione.

Tiziano – (cell. 335 7559628) Maurizio – (cell. 338 9759975) Gigi – (cell. 329 1626152)

  • Ore 15.00 Presentazione del Libro LA BOLLA OLIMPICA, di Silvio La Corte
  • *La giornata sarà allietata dai canti popolari e della Resistenza del gruppo PANE E GUERRA

Le sottoscrizioni raccolte andranno a contribuire alla raccolta di fondi per finanziare le spese della Federazione del Partito della Rifondazione Comunista

Se non l’hai già fatto, ricordati che con la denuncia dei redditi, senza nessun costo, puoi destinare al Partito della Rifondazione Comunista il 2 x 1000, inserisci nella dichiarazione la sigla L19. Per il 5 x 1000 (sostegno al volontariato), ti invitiamo a indicare invece “SOS Diritti” inserendo il codice fiscale 91042720192

Partito della Rofondazione Comunista – Federazione provinciale di Bergamo e Circoli di Bergamo/città, Valcalepio e Valcavallina

Ma il treno per Orio è di destra o di sinistra?

di Francesco Macario

La proposta di realizzare un treno per Orio a raso ha portato alla costituzione di un comitato di scopo per salvaguardare gli interessi dei cittadini di Boccaleone. Si tratta di un comitato interclassista e apartitico, cosa che mi sembra logica e normale. Dopo di che la scelta di fare il treno, e di volerlo fare soprattutto in un certo modo, l’hanno fatta i ceti urbani dominanti (politicamente ma soprattutto economicamente) della città, ceti che controllano come proprietari pure l’intera filiera informativa locale.

Questi ceti stanno schierati in parte col centrodestra (vedi Regione Lombardia e prese di posizione della Terzi) e in parte col centrosinistra (vedi posizione del sindaco Gori). Alla fine questi “padroni” sono tutti d’accordo che nell’interesse dello sviluppo dell’aeroporto si faccia il treno: in fretta e a raso. Lo sviluppo dell’aeroporto è la condizione per lo sviluppo che sia Gori che Stucchi avevano – con una identità di vedute preoccupante – posto al centro del loro programma per Bergamo (che nella versione Gori i cittadini di Boccaleone avevano anche dato segno evidente di apprezzare).

Un tipo di sviluppo speculativo legato all’edilizia le cui conseguenze sono evidenti: ripresa della cementificazione della cintura verde (Parco Ovest), gentrificazione di Città Alta, ripresa delle tendenze immobiliariste sostenute dalla nuova richiesta di volumi generata dagli user-city (vedi ex Ote), aumento dei voli su Orio a scapito dei quartieri limitrofi e così via.

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IL NUOVO PGT DEL COMUNE DI BERGAMO

MARTEDI 15 GIUGNO, ore 20,30 : INCONTRO CONGIUNTO  di Circolo Prc/Se Bergamo Città , lista Bergamo in Comune e associazione NaturalMente, mediante piattaforma Zoom (per avere l’accreditamento inviare mail a bergamoincomune@gmail.com) ed eventualmente in presenza presso la sede della Federazione provinciale Prc/Se in via Borgo Palazzo 84 g (SE SAREMO in ZONA BIANCA e se sarà terminato il lockdown)     

Odg:  Pgt ( Piano Governo del territorio ) di Bergamo, Parco Ovest 2, Treno BG – Orio, Parcheggio della Fara.  

Conclusioni di Francesco Macario     

Per facilitare il confronto alleghiamo documento stilato da alcuni componenti delle associazioni citate.

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SABATO 12 GIUGNO, PRESIDIO ANTIFASCISTA A LOVERE (bg)

Anche quest’anno la destra neofascista ha indetto una “commemorazione”, che come sempre si trasformerà in una parata apologetica inneggiante a Mussolini ed ai criminali della RSI, per il prossimo 12 giugno a Lovere (BG).In risposta a questo grave fatto le/gli antifasciste/i di Lovere, Alto Sebino e valli Seriana, Camonica, Calepio e Cavallina nonché l’Anpi provinciale di Bergamo hanno indetto un contropresidio per la stessa giornata dalle ore 14:00 in Piazza 13 Martiri.

Da anni denunciamo la gravità delle continue concessioni da parte delle Istituzioni di spazi pubblici ed agibilità politica a gruppi neofascisti che, ad adempimento delle leggi vigenti e della stessa Costituzione Antifascista nata dalla Resistenza, dovrebbero invece essere sciolti, ma ciò che accade a Lovere è addirittura più grave per una serie di regioni:

1) A Lovere non ci sono fascisti sepolti, i due militi giustiziati sono stati sepolti altrove: quindi non c’è nemmeno la “scusante” della commemorazione. Al contrario in città ci sono le tombe di 15 Partigiani tra cui, all’ingresso del cimitero, il Mausoleo ai “13 Martiri” – ragazzi tra i 17 e i 20 anni brutalmente fucilati dai repubblichini davanti alla popolazione nel dicembre del 1943 – luoghi che non possono e non devono essere profanati da manifestazioni in pieno reato di apologia di fascismo.

2) Le manifestazioni neofasciste a Lovere sono state, già negli anni scorsi, oggetto di tensione in quanto le forze dell’ordine hanno garantito la presenza fascista reprimendo con la forza (e i manganelli) le contestazioni delle/gli antifasciste/i. Contestazioni che sono allo stato attuale oggetto di processi in corso anche nei confronti di nostre/i compagne/i.

A questo proposito invitiamo tutte le compagne e tutti i compagni a partecipare al presidio antifascista del prossimo 12 giugno.

Nessuno spazio ai fascisti, né a Lovere né altrove e questo risultato si ottiene con la mobilitazione popolare.

Se saremo in tante e tanti saremo anche in grado di dare una risposta politica importante come è successo a Dongo (CO) lo scorso 2 maggio in una situazione analoga. Il fascismo non è un’opinione come le altre ma un crimine contro l’umanità e come tale va trattato.

Un caro saluto a tutte e tutti.

Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia

Francesco Macario, segretario provinciale Bergamo

Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

  • nell’immagine in evidenza: Arditi del Popolo sulle barricate contro i fascisti a Parma, agosto 1922

(05.06.21) Albino (bg). Banchetto, volantinaggio e conferenza stampa del Coordinamento per il Diritto alla Salute: No brevetti sui vaccini; cambiare la sanità in Lombardia; verità e giustizia per le vittime del Covid

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Sabato 5 giugno il Coordinamento per il diritto alla Salute di Bergamo promuove ad Albino un banchetto con volantinaggio e conferenza stampa, in Piazza della Libertà nei pressi del Muncipio, dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Tale iniziativa si sarebbe dovuta svolgere sabato 29 maggio nell’ambito della giornata europea per il diritto alla salute, ma ci è stata negata l’autorizzazione per motivi burocratici.

Abbiamo scelto Albino perché la distribuzione dei vaccini nel locale hub vaccinale nell’Auditorium Cuminetti è gestita, dietro appalto della Regione, da una cooperativa privata di medici, che è stata protagonista nelle scorse settimane del clamoroso incidente che ha prodotto la il danneggiamento e la perdita di circa 1000 dosi di vaccino. (cfr. QUI)

Saremo ad Albino, oltre che per chiedere conto di quanto successo, per denunciare come le vaccinazioni di massa in corso in Lombardia vengano condotte . Infatti la loro gestione è quasi interamente demandata a strutture private (8 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione solo per le cooperative di medici di base), mentre i medici di medicina generale e i pediatri, pur avendo dichiarato la propria disponibilità , sono stati fino ad ora poco informati e coinvolti.

Saremo in piazza per denunciare che in Lombardia da parte pubblica si fanno pochi tamponi gratuiti, e quindi spesso si è obbligati a ricorrere a società private che li fanno a pagamento. Una situazione ben diversa invece in altre regioni.

Intendiamo poi continuare la raccolta firme ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) contro la proprietà intellettuale dei vaccini (cfr. QUI), per favorire lo sviluppo della ricerca, abbattere i prezzi e quindi rendere possibile anche nei Paesi poveri l’accesso ai vaccini senza il quale non è conseguibile – stante il rischio costante delle “varianti” – la sicurezza a livello mondiale.

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ORIO: I NODI VENGONO AL PETTINE. MA A PAGARE PER GLI ERRORI STRATEGICI DI SACBO NON DEVONO ESSERE I LAVORATORI

La stampa locale dopo avere per mesi cantato il ritornello del “va tutto bene madama la marchesa”, scopre che con la crisi Covid l’areoporto Caravaggio e la società che lo gestisce sono entrati in una pesante crisi, tanto che ad aprile la Sacbo ha registrato un meno 90%.

Una crisi che Sacbo ha affrontato sia cercando di uscire tardivamente dal rapporto quasi esclusivo con Ryanair aprendo alla concorrente Easyjet, sia reinvestendo 200 milioni di euro per riavere i tanto demonizzati voli merci che solo due anni fa erano stati invece cacciati per essere sostituiti da voli passeggeri.

C’era da aspettarselo: come avevamo denunciato più volte lo sviluppo di Orio si basava su presupposti confusi, precari e rischiosi; eppure la classe dirigente locale e l’amministrazione Gori, che ne è sempre più l’espressione politica, avevano puntato tutto e su un unico asset, quello del trasporto low cost di passeggeri occupato quasi totalmente da Ryanair, perché ritenuto più vantaggioso e più facile da gestire.

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CON IL POPOLO PALESTINESE. Tutt* al presidio in Piazza Matteotti a Bergamo, domenica 23 maggio ore 17.30

Sono centinaia le vittime, per lo più palestinesi, in quest’ultima crisi. Altri morti che si aggiungono a quelli di“Piombo fuso” (2009) e “Margine protettivo” (2014). Mentre il sistema mediatico mostra solo i razzi di Hamas, la popolazione palestinese di Gaza e Cisgiordania in realtà da decenni è sottoposta quotidianamente ad aggressioni, espropri, arresti e uccisioni, flagranti violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale in spregio alle molteplici risoluzioni dell’ONU.

Da quando Benjamin Netanyahu, rinviato a giudizio, con gravi accuse di corruzione da cui cerca di sviare l’attenzione con la guerra, è tornato al governo (il più a destra della storia), non ha mai voluto seri negoziati con i palestinesi (nonostante Abbas sia un leader palestinese moderato), e si è opposto all’opzione “due popoli, due Stati”, in alleanza con il fondamentalismo religioso suprematista.
Come sottolineato anche da esponenti dell’ebraismo non sionista, non esiste alcun “diritto divino” perché insediamenti ebraici occupino territori; così come non esiste nessun diritto di proprietà israeliano su Gerusalemme Est.

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