SABATO 12 GIUGNO, PRESIDIO ANTIFASCISTA A LOVERE (bg)

Anche quest’anno la destra neofascista ha indetto una “commemorazione”, che come sempre si trasformerà in una parata apologetica inneggiante a Mussolini ed ai criminali della RSI, per il prossimo 12 giugno a Lovere (BG).In risposta a questo grave fatto le/gli antifasciste/i di Lovere, Alto Sebino e valli Seriana, Camonica, Calepio e Cavallina nonché l’Anpi provinciale di Bergamo hanno indetto un contropresidio per la stessa giornata dalle ore 14:00 in Piazza 13 Martiri.

Da anni denunciamo la gravità delle continue concessioni da parte delle Istituzioni di spazi pubblici ed agibilità politica a gruppi neofascisti che, ad adempimento delle leggi vigenti e della stessa Costituzione Antifascista nata dalla Resistenza, dovrebbero invece essere sciolti, ma ciò che accade a Lovere è addirittura più grave per una serie di regioni:

1) A Lovere non ci sono fascisti sepolti, i due militi giustiziati sono stati sepolti altrove: quindi non c’è nemmeno la “scusante” della commemorazione. Al contrario in città ci sono le tombe di 15 Partigiani tra cui, all’ingresso del cimitero, il Mausoleo ai “13 Martiri” – ragazzi tra i 17 e i 20 anni brutalmente fucilati dai repubblichini davanti alla popolazione nel dicembre del 1943 – luoghi che non possono e non devono essere profanati da manifestazioni in pieno reato di apologia di fascismo.

2) Le manifestazioni neofasciste a Lovere sono state, già negli anni scorsi, oggetto di tensione in quanto le forze dell’ordine hanno garantito la presenza fascista reprimendo con la forza (e i manganelli) le contestazioni delle/gli antifasciste/i. Contestazioni che sono allo stato attuale oggetto di processi in corso anche nei confronti di nostre/i compagne/i.

A questo proposito invitiamo tutte le compagne e tutti i compagni a partecipare al presidio antifascista del prossimo 12 giugno.

Nessuno spazio ai fascisti, né a Lovere né altrove e questo risultato si ottiene con la mobilitazione popolare.

Se saremo in tante e tanti saremo anche in grado di dare una risposta politica importante come è successo a Dongo (CO) lo scorso 2 maggio in una situazione analoga. Il fascismo non è un’opinione come le altre ma un crimine contro l’umanità e come tale va trattato.

Un caro saluto a tutte e tutti.

Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia

Francesco Macario, segretario provinciale Bergamo

Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

  • nell’immagine in evidenza: Arditi del Popolo sulle barricate contro i fascisti a Parma, agosto 1922