(12.6.23) Bergamo. Assemblea verso il BergamoPride: l’intersezionalità delle disuguaglianze e del conflitto

#Assemblea pubblica#

Lunedi 12 giugno, ore 18.30

bar dei giardini pubblici “Ermanno Olmi” piazzale Malpensata Bergamo

Il governo della destra reazionaria ha fin da subito mostrato la sua ferocia classista ed antipopolare. Fanno pagare alle classi popolari una assurda guerra che in maggioranza non vogliono, marginalizzano i poveri, tolgono tutele al lavoro, aggravano una crisi climatica che inizia a far sentire tutto il suo potenziale distruttivo. In tutto ciò, le destre non perdono occasione per attaccare i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+, che lottano contro un sistema che vorrebbe reprimere la sessualità e l’identità di genere entro i confini biologisti della cosiddetta famiglia naturale.

A sinistra esiste la spiacevole tendenza a leggere quest’operazione sessista come un’arma di distrazione dai veri problemi economici, o come un’ossessione identitaria delle destre che non intaccherebbe il nucleo fondamentale del conflitto tra capitale e lavoro. Questo è un errore: la destra fa bene ad essere spaventata dal conflitto di genere, e dovrebbe esserlo anche la borghesia. L’oppressione delle donne e delle persone LGBTQ+ è un pilastro centrale dello sfruttamento capitalista, e la liberazione della sessualità dagli schemi eterocispatriarcali è un elemento essenziale per motivare e mobilitare la lotta di classe dei subalterni verso la rivoluzione sociale.

Con Diletta Bellotti, attivista e scrittrice, parleremo di come riuscire a superare le letture schematiche e binarie del conflitto sociale, e di come solo l’unità intersezionale delle lotte può consentirci di rilanciare una piattaforma politica progressista radicale.

no

Il governo della destra reazionaria ha fin da subito mostrato la sua ferocia classista ed antipopolare. Fanno pagare alle classi popolari una assurda guerra che in maggioranza non vogliono, marginalizzano i poveri, tolgono tutele al lavoro, aggravano una crisi climatica che inizia a far sentire tutto il suo potenziale distruttivo. In tutto ciò, le destre non perdono occasione per attaccare i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+, che lottano contro un sistema che vorrebbe reprimere la sessualità e l’identità di genere entro i confini biologisti della cosiddetta famiglia naturale.

A sinistra esiste la spiacevole tendenza a leggere quest’operazione sessista come un’arma di distrazione dai veri problemi economici, o come un’ossessione identitaria delle destre che non intaccherebbe il nucleo fondamentale del conflitto tra capitale e lavoro. Questo è un errore: la destra fa bene ad essere spaventata dal conflitto di genere, e dovrebbe esserlo anche la borghesia. L’oppressione delle donne e delle persone LGBTQ+ è un pilastro centrale dello sfruttamento capitalista, e la liberazione della sessualità dagli schemi eterocispatriarcali è un elemento essenziale per motivare e mobilitare la lotta di classe dei subalterni verso la rivoluzione sociale.

Con Diletta Bellotti, attivista e scrittrice, parleremo di come riuscire a superare le letture schematiche e binarie del conflitto sociale, e di come solo l’unità intersezionale delle lotte può consentirci di rilanciare una piattaforma politica progressista radicale.