FINANZIARIE, IMPRESE, TITOLI TOSSICI, PIANI INDUSTRIALI INESISTENTI E TUTELA DEL LAVORO

Si viene sempre più spesso a sentire di aziende con il bilancio in attivo che vengono chiuse perché la loro proprietà è una finanziaria che, in base a misteriosi ragionamenti contabili, decide che guadagnerà di più speculando nell’altrettanto misterioso sistema della “Borsa Internazionale”; oppure che aziende per decenni stabili ed attive finiscono nelle mani del “figlio/genero del padrone” o di una qualche cordata (più o meno ai limiti della legalità) che prima le svuota completamente e poi le chiude perché “non si può fare altrimenti visto che le banche non fanno più credito”.

In entrambi i casi la conclusione per i lavoratori è il licenziamento.

Qualcuno sarà più abile e fortunato e riuscirà a trovare un altro lavoro analogo prima del licenziamento vero e proprio, ma la maggior parte cadrà nella situazione di “mobilità” tanto oggi decantata in cui l’assegno di “Naspi” o di Cassa Integrazione, comunque a tempo, finirà con l’essere tolto se non si accetterà un nuovo posto di lavoro che verrà offerto, insieme alle nuove condizioni da accettare obbligatoriamente, qualunque esso sia e ammesso che ci sia. Il tutto condito dalle ultime richieste della associazione degli industriali di “introdurre una competizione alla pari tra centri per l’impiego pubblici e agenzie per il lavoro private”, visto che il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR” – stanzia quattro miliardi di euro per i servizi di collocamento al lavoro e non è per niente definito come saranno allocate queste risorse che fanno gola a tanti.

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STOP LICENZIAMENTI, STOP SFRATTI, STOP PRIVATIZZAZIONI. PRESIDIO, sabato 31 Luglio, dalle 18.00, Treviglio, Piazza Manara (davanti al Municipio)

PER LA RIPRESA DELLA LOTTA UNITARIA. LAVORATORI E INQUILINI IN DIFESA DI LAVORO, CASA, DIRITTI SOCIALI.

Il governo Draghi sta mostrando la sua vera faccia antipopolare. La guerra dei ricchi contro i lavoratori e ceti popolari non ha tregua.Dobbiamo reagire.

Licenziamenti: Lo “sblocco” deciso negli scorsi giorni – fra “raccomandazioni” puntualmente disattese – ha aperto la strada ad un’ondata di licenziamenti di massa. Alcune importanti aziende hanno attuato licenziamenti di massa non perché la crisi le abbia messe in difficoltà, ma perché puntano ad aumentare i profitti sulla pelle dei lavoratori. Ai tempi del Jobs Act (di renziana memoria) e senza più art. 18 purtroppo privare le gente del lavoro basta una mail e addirittura un semplice clic.


Sfratti: Anche il blocco degli sfratti è stato tolto e stanno per riprendere gli sgomberi. Come è noto, sempre più grande è il numero delle famiglie che non riescono più a pagare affitti. Da tempo il nostro Paese ha bisogno di una nuova legislazione sulla locazione e ha bisogno di un piano per l’edilizia pubblica, perché la gente non riesce più ad avere o a conservare un’abitazione. Ma è da decenni che non si fa più una nuova edilizia sociale pubblica, mentre quella esistente è sottoposta a processi di disinvestimento, cattiva gestione e ipotesi di progressivo smantellamento che hanno reso difficile la vita anche a chi vive nelle case popolari.


Giustizia sociale: In Italia il 10% detiene più del 50% della ricchezza nazionale, questo governo rifiuta di istituire anche solo una modesta tassa sulle grandi ricchezze, ma non si fa scrupolo di aumentare le tariffe del gas (+ 15%) e della luce (+ 10%) che andranno a gravare pesantemente sulle categorie più povere.

Sanità: Nella bergamasca nel 2020 le stime parlano di 6.000 morti per la Covid-19, come una guerra. All’origine vi sono state le criminali politiche volute dal padronato che in nome del profitto non ha voluto chiudere quando bisognava chiudere. Tanti morti anche perché la sanità pubblica – da decenni progressivamente depauperata e privatizzata – non ha saputo rispondere all’emergenza. Tanti morti perché non si è voluto curare in tempo con farmaci già esistenti lasciando le persone da sole chiuse in casa in “vigile attesa” con la tachipirina senza neanche la possibilità di vedere il proprio medico di base. Una “solitudine attesa” che ha permesso alla malattia curabile di progredire sino al punto del non ritorno per osannare poi la necessità di una vaccinazione di massa che, essendo sperimentale, ha consentito alle grandi lobby farmaceutiche di ottenere dai governi la commercializzazione di questi vaccini senza assumersi la responsabilità sui loro prodotti. Ora le principali forze di governo sono unite per stoppare la commissione parlamentare di inchiesta che dovrebbe far luce sulle responsabilità e sono impegnate a lasciare la sanità come prima, cioè riducendo ai minimi termini la sanità preventiva e quella di base e consegnare ancor di più la salute dei cittadini alla sanità privata per la quale la malattia è solo occasione di profitto. E questo sulla pelle di tante persone malate, condannate – ancor di più dopo la Covid – a lunghe attese prima di avere una visita o un’operazione.

Nella bassa Bergamasca, investita da trasformazioni incontrollate da progetti speculativi che stanno devastando ambiente e rapporti sociali, questi problemi gravano ancor più pesantemente sui lavoratori e i ceti popolari.

E’ sul piano della lotta sindacale e politica che le lavoratrici e i lavoratori potranno riconquistare quanto è stato loro sottratto in questi decenni. La mobilitazione che ha investito nella zona i lavoratori della logistica e importanti fabbriche come la Same o la Brembo di fronte all’orrendo omicidio di un sindacalista durante un picchetto operaio a Biandrate (NO) rappresenta un forte momento di controtendenza. Questa unità di azione e mobilitazione va ampliata e rafforzata, come condizione essenziale per riconquistare un ruolo che non possiamo delegare a nessuno.

La crisi economico e sociale sta colpendo pesantemente e per far fronte a questa situazione e difendere i nostri interessi c’è bisogno di organizzarci e mobilitarci. Proponiamo come primo passo l’istituzione di uno SPORTELLO SOCIALE che sui temi del lavoro, casa, sanità e reddito sia in grado di raccogliere le problematiche nel territorio e di concorrere ad organizzare una risposta immediata alle necessità e ai bisogni più gari e impellenti dei ceti popolari.
Per discutere e confrontarci su questi temi: PRESIDIO, sabato 31 luglio, a partire da ore 18, a Treviglio, in piazza Manara (davanti al Municipio).
Alle ore 18 – Conferenza stampa
Promuove: Comitato unitario lavoratori e inquilini
Aderiscono: Associazione “Sos Diritti” Bergamo, Sol Cobas – Sindacato degli Operai in Lotta Cobas Bergamo , Unione Inquilini Bergamo , Rifondazione Comunista Bergamo , Possibile Bergamo.

Per adesioni: 338 97 59 975 / alternainsieme@yahoo.it.

SOLIDARIETÀ CON CUBA. BERGAMO, SABATO 24 LUGLIO, dalle ore 16.30, PRESIDIO in PIAZZA VITTORIO VENETO

PER L’ELIMINAZIONE DEL BLOCCO DEGLI USA, CONTRO LE MANIPOLAZIONI E INGERENZE ESTERNE. BERGAMO, SABATO 24 LUGLIO, dalle ore 16.30, PRESIDIO in PIAZZA VITTORIO VENETO.

Comunicato Italia Cuba / Circolo di Bergamo

Tanti Paesi investiti dalla pandemia stanno vivendo situazioni di pesante crisi economica e sociale. Fra essi Cuba, l’isola delle Antille, in cui la crisi  viene pesantemente accentuata dal blocco (“bloqueo”) che le è imposto da quasi sessanta anni dagli Usa. Un blocco che è stato ripetutamente condannato dall’Onu, ultimamente dalla quasi totalità dei Paesi che ne fanno parte, tanto che l’ex-presidente Obama si era impegnato a rimuovere, mentre Trump l’ha aggravato e Biden lo ha infine confermato nella versione esasperata escogitato dall’avversario Trump.

Piaccia o non piaccia il modello socialista dello stato e della società cubana, tutto il mondo ha dovuto riconoscere gli importanti risultati conseguiti nella sua storia dalla Cuba socialista: nella sanità e nell’istruzione, nonché sul piano tanto dei diritti sociali quanto dei diritti civili che fanno della piccola Cuba un unicum a livello mondiale, punto di riferimento ancora oggi di tantissimi movimenti sociali e  paesi in via di sviluppo.

Noi italiane e italiane ricordiamo bene come medici, infermieri e infermiere mandati dal governo e dal popolo cubano siano accorsi in nostro soccorso nei mesi più drammatici della pandemia in Italia. Medici e infermieri che hanno operato con la straordinaria professionalità acquisita nelle numerose esperienze di solidarietà internazionale condotte nel corso degli anni là dove – specialmente nei paesi poveri – si erano manifestate le peggiori crisi sanitarie.

Quando avevamo più bisogno, Cuba è accorsa subito. Ora è Cuba ad aver bisogno di noi, e non può venir meno la nostra riconoscenza, innanzitutto denunciando e isolando la campagna internazionale che – prendendo a pretesto la crisi economica – in corso punta apertamente e subdolamente a destabilizzare lo stato e la società di Cuba non nascondendo di valer arrivare alle azioni di forza.

In secondo luogo possiamo e dobbiamo fare la nostra parte anche sul piano della solidarietà  concreta: i cubani, per effetto del bloqueo, non hanno la disponibilità di un numero sufficiente di siringhe per vaccinare tutta la popolazione; aderiamo quindi e sosteniamo la campagna  della nostra Associazione nazionale che attraverso donazioni di cittadini, lavoratotrici e lavoratori, associazioni vuole raccogliere i fondi necessari a far pervenire a Cuba almeno un milione di siringhe. Per estendere questa campagna anche a Bergamo ci troveremo lunedì 26 luglio alle ore 21 in via Borgo Palazzo n. 84/g invitando chiunque sia interessato. Aderiamo inoltre alla campagna internazionale per riconoscere il Nobel della Pace alle Brigate dei medici cubani, che da anni esportano salute in tutto il mondo.

Scendiamo in piazza insieme all’associazione “Italia-Cuba” in solidarietà di Cuba, della sua Rivoluzione, del suo governo e del suo popolo e contro il bloqueo imposto dagli Usa.

Invitiamo pertanto tutti/e a partecipare  sabato 24 luglio  dalle ore 16,30 alle ore 19,00al presidio a Bergamo in piazza Vittorio Veneto.

Promuove: Associazione d’amicizia “Italia-Cuba” Circolo di Bergamo. Hanno finora aderito: Movimento al Socialismo della Bolivia (Mas-Ipsp Italia), Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano, Progetto Aurora Bergamo, Sinistra per un’Altra Seriate, Unione Inquilini, Possibile, Bergamo in Comune, Unione Sindacale di Base (Per adesioni inviare a alternainsieme@yahoo.it)
Bergamo, 22.07.2021. Per Italia-Cuba/ Bergamo trasmette: Vittorio Armanni, tel. 3477969101

RIFONDAZIONE COMUNISTA E’ AL FIANCO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DEL COVID A BERGAMO E PROVINCIA

Condividiamo l’indignazione espressa dall’avvocata Consuelo Locati per la scelta di limitare l’attività della commissione parlamentare di inchiesta al periodo precedente all’esplosione della pandemia in Italia.

In sintesi Pd, M5S e Lega vogliono indagare su Wuhan e insabbiare quanto accaduto a Bergamo e in Lombardia.

Temono che emergano le responsabilità bipartisan nella gestione dell’emergenza covid e del numero enorme di vittime del covid in provincia di Bergamo e in Lombardia.

Quanto sta accadendo è vergognoso ma non ci stupisce.
I parlamentari bergamaschi di Lega e Pd che hanno proposto emendamenti che limitano l’attività della commissione al periodo antecedente al 30 gennaio 2020 non vogliono che si faccia luce su quanto è accaduto nel nostro paese.

La decisione di non istituire la zona rossa nei comuni del bergamasco per non disturbare industriali fu condivisa da giunta lombarda, sindaci come quello di Bergamo e governo. Per questo preferiscono parlare d’altro.

Chiediamo verità e giustizia per le vittime evitabili del covid.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia
Francesco Macario, segretario federazione di Bergamo
del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

(16.07.21) NO LICENZIAMENTI. Toccano uno, toccano tutti! DHL Azzano San Paolo – Presidio solidale

Stop licenziamenti. Stop ai padroni e al loro governo

Venerdì 16 luglio, dalle ore 7.45: PRESIDIO SOLIDALE contro il licenziamento di 1 lavoratore della DHL (Azzano San Paolo , in Via Grassobbio 2)

Dopo lo sblocco deciso dal governo, i licenziamenti stanno colpendo selvaggiamente lavoratrici e lavoratori. I casi della Gkn (Firenze) 500 licenziamenti, Gianetti Ruote (Brianza) 152, o della Whirpol (Napoli) 327 licenziamenti sono solo la punta di un iceberg. I padroni licenziano per poter “ristrutturare” a loro piacimento e fare così più profitti; licenziano per intimorire e ricattare l’insieme delle lavoratrici e lavoratori!

Hanno fatto male quei sindacati che hanno avvallato nei giorni scorsi lo sblocco dei licenziamenti; hanno fatto male quanti negli anni scorsi si sono rifiutati di reagire in modo adeguato alla cancellazione dell’articolo 18, voluta proprio dallo schieramento politico, bipartisan e filo-padronale, che oggi col governo Draghi non ha più remore nel favorire i padroni (anche con le ingenti risorse del Ricovery Fund) e penalizzare sistematicamente le condizioni di vita dei ceti popolari (sfratti, bollette, lavoro più precario…).

E’ in questo clima che sono maturate le aggressioni sistematiche contro i picchetti dei lavoratori che intendono rispondere agli attacchi alle loro condizioni di lavoro e di vita. L’assassinio di Adil – lavoratore e sindacalista – ucciso nel corso di un picchetto del settore della logistica dà il segno della gravità della situazione in atto.

Soltanto la risposta solidale e determinata, quella che nasce da basso e da chi ne è più direttamente coinvolto e minacciato può contrastare e fermare questa deriva.

Noi sosteniamo che ogni licenziamento tocca tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici; e chi ne è colpito va difeso ovunque e comunque, unitariamente, da tutti sindacati e da tutti coloro che abbiano a cuore di ritti del lavoro. Senza se e senza ma.

Nei prossimi giorni è prevista la manifestazione nazionale a Firenze promossa dai lavoratori della Gkn.

Ma il messaggio che possiamo e dobbiamo dare è che in ogni luogo di lavoro, anche quando il licenziamento è di un singolo lavoratore come è avvenuto nei giorni scorsi alla Dhl, la multinazionale della logistica che opera nel nostro territorio, dobbiamo reagire tutti insieme.

Per questo come Rifondazione Comunista partecipiamo e invitiamo a partecipare, nella mattinata di domani venerdì 16 luglio, al presidio solidale indetto davanti alla DHL di Azzano San Paolo (Via Grassobbio 2) dalle ore 7.45.

(Ps: la delegazione di Prc/Se sarà presente al presidio almeno dalle ore 8.30 alle ore 10.00)

CUBA. CHIUDERE CON IL “BLOQUEO” CHE VIOLA I DIRITTI UMANI. Ordine del giorno del Comitato politico Prc/Se di Bergamo

Ordine del giorno di solidariera a Cuba e alla Rivoluzione e per chiedere la revoca del bloqueo…l’odg è stato approvato all’unanimità dal CPP di Rifondazione Comunista – Federazione di Bergamo

Il Comitato Provinciale del Prc di Bergamo esprime solidarietà al governo e al popolo cubano sotto attacco dell’imperialismo yankee.

Rispetto agli avvenimenti degli ultimi giorni a Cuba, sotto forma di manifestazioni con lo slogan di “SOS Cuba”, il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea ricorda che, in un flagrante attacco ai diritti umani, dall’arrivo della pandemia gli Stati Uniti hanno indurito il blocco economico, commerciale e finanziario. Un blocco il cui principale obiettivo è quello di soffocare l’economia dell’isola. Nella logica del “tanto peggio, tanto meglio” si cerca di provocare una rivolta sociale per destabilizzare il governo cubano, nei confronti del quale ribadiamo la nostra solidarietà.

Solo pochi giorni fa, l’ONU ha votato massicciamente contro il blocco con solo due voti contrari, gli Stati Uniti e Israele. Si tratta del 29° voto all’ONU contro il blocco, senza che finora sia stato fatto nulla per rimuoverlo. Solo da aprile 2019 a dicembre 2020, il blocco ha causato a Cuba perdite di circa 9.157,2 milioni di dollari. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente acuito le sue conseguenze nei confronti dell’isola, e l’amministrazione statunitense di Biden non ha mostrato nessuna volontà di allentare le misure coercitive unilaterali. Al contrario, rimangono intatte le 243 misure imposte dall’amministrazione Trump e la ridicola inclusione di Cuba, da parte del governo degli Stati Uniti, nella lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo. Ciò, nonostante la solidarietà delle brigate mediche cubane, la ricerca scientifica per sviluppare diversi vaccini contro il Covid-19 o la donazione gratuita dei suoi vaccini a Paesi terzi, con grandi sforzi nel mezzo di una pandemia.

Sarà un caso che pochi giorni dopo la missione in Colombia e Brasile del capo del Comando Sur degli Stati Uniti, almirante Craig Faller e del direttore CIA, William J. Burns, il continente latino-americano sta vivendo momenti di forti tensioni (Haiti, Venezuela, Perù, Colombia ed ora Cuba…) ?

Sono 59 anni che gli Usa impongono un ingiusto e criminale blocco economico commerciale e finanziario e quindi devono porre fine all’ingerenza imperialista facendola finita con il bloqueo che viola i diritti umani e colpisce direttamente la popolazione per la mancanza di medicine, di pezzi di ricambio o di energia, in mezzo a una pandemia.

Per questo il Comitato Politico Provinciale del Prc di Bergamo, si unisce a quanti esigono l’eliminazione immediata del blocco criminale ed illegale, principale misura contro il diritto alla salute, all’alimentazione ed il ritorno alla normalità, affinchè siano i cubani a decidere il loro presente e futuro.

Noi stiamo con Cuba socialista e con la Rivoluzione.

Accogliamo l’invito del governo Cubano, rivolto a tutti gli amici di Cuba in tutte le parti del mondo, a mobilitarsi a difesa della sovranità di Cuba e per la revoca dell’inumano bloqueo.

Aderiamo inoltre alla campagna “10 milioni di siringhe per Cuba” al fine di permettere a Cuba, che ha prodotto i vaccini anticovid, di poterli somministrare. Il delinquenziale bloqueo, attuato anche dallo scandaloso governo italiano, non permette a Cuba di ricevere un sufficiente numero di siringhe mettendo a rischio la campagna vaccinale.

Auspichiamo infine e sosteniamo la campagna affinché ai medici cubani, che da decenni esportano salute nel mondo e che l’anno scorso sono venuti in Italia volontariamente a prestare la loro opera in piena pandemia come atto di solidarietà verso il nostro popolo, venga riconosciuto il Premio Nobel per la Pace.

Hasta la Victoria Siempre.

Il Comitato Politico Provinciale di Rifondazione Comunista di Bergamo

Bergamo, 13 luglio 2021

“LE RADICI E LE ALI”. 11° congresso Prc/Se. Convocato per martedì 13 luglio il Comitato politico provinciale che darà avvio all’iter congressuale della Federazione di Bergamo

Alcune istruzioni per l’uso

Sono praticamente cominciate le operazioni che stanno dando vita al nostro 11° Congresso: prima i congressi dei circoli, poi quelli delle federazioni provinciali e infine il congresso conclusivo, quello nazionale, che si terrà il 24,25 e 26 settembre prossimi.

Tutti i documenti e i materiali, a partire dalle Tesi congressuali “Le Radici e le Ali. Praticare l’opposizione, costruire l’alternativa, con il contributo “Tesi eccedente – Rifondazione femminista, per l’intersezionale comunista”, sono pubblicati nel sito nazionale rifondazione.it al link https://www.rifondazionecomunista.org/xi/, che riporta anche le tesi aggiuntive e alternative presentate.

A Bergamo, martedì 13 luglio ore 20.45, presso la sede provinciale di Via Borgo Palazzo 84/g, è convocato il Comitato Politico provinciale (Cpp) per l’avvio della fase congressuale della nostra federazione. I membri del Cpp potranno partecipare, intervenire e votare anche collegandosi alla piattaforma Zoom, di cui è stato trasmesso il link.

All’ordine del giorno la nomina della Commissione congressuale, la sottoscrizione delle tesi congressuali e le eventuale sottoscrizioni delle tesi alternativa o aggiuntive.

Il documento congressuale sarà presentato dal compagno segretario regionale Fabrizio Baggi. Potranno eventualmente intervenire come relatori – secondo i termini previsti dal Regolamento congressuale – i presentatori delle Tesi sostitutive e aggiuntive.

Anche le compagne e i compagni iscritti potranno seguire i lavori del Cpp sia presso la sede di Via Borgo Palazzo 84/g sia inviando le propria mail a rifondazionebergamo@yahoo.it per richiedere il link del collegamento a Zoom.

Riassunto delle tesi approvate per l’ XI Congresso del PRC

LE RADICI E LE ALI – Praticare l’opposizione, costruire l’alternativa

A cura di Paolo Ferrero

Care compagne e compagni,

il prossimo congresso sarà straordinario, non solo perché si tiene in una “finestra” lasciata aperta dalla sindemia del COVID, a 4 anni dall’ultimo congresso, e dovrà aprire la discussione sul ruolo e sulle ragioni di fondo di Rifondazione Comunista, ma anche per altri due motivi.

In primo luogo il Comitato Politico Nazionale propone che il congresso sia unitario ed a tal fine si svolgerà su un solo documento. Questa scelta collettiva, di tutto il gruppo dirigente, nata anche a partire della nostra estrema debolezza, si fonda sulla necessità di fare del Congresso un momento di rilancio del partito e non di ulteriore divisione. Consapevoli che permangono, com’è normale che sia, diverse posizioni politiche al nostro interno, il gruppo dirigente nazionale propone quindi di valorizzare il tratto unitario al fine di poter rilanciare il partito e fluidificare la dialettica interna anche attraverso una azione di allargamento e rinnovamento del partito e dei suoi gruppi dirigenti.

Il secondo luogo la scelta delle compagne del Comitato Politico nazionale, di aprire nel Congresso un percorso di costruzione collettiva di una tesi sulla rifondazione femminista. Una tesi che sia a tutti gli effetti una “tesi eccedente”, costruita nel dialogo e nel coinvolgimento di tutte le compagne, al fine di produrre una soggettività più forte e diffusa.

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Ferma condanna dell’aggressione omofoba avvenuta in Città Alta – Basta perdere tempo: Ddl Zan subito…”

L’aggressione contro una coppia gay in Città Alta, riportata dalla stampa locale, è un atto gravissimo che dimostra come l’omofobia abbia ancora, purtroppo, radici profonde nella nostra realtà.

Omofobia alimentata dalle forze di destra e reazionarie.

Nell’esprimere la nostra condanna verso l’atto e la nostra massima solidarietà alla coppia aggredita, ribadiamo la necessità di arrivare immediatamente all’approvazione del Ddl Zan contro la omolesbotransfobia.

Non c’è più tempo da perdere: se non ora quando?

Francesco Macario-segretario provinciale

Daria Fratus-segreteria provinciale

Rifondazione Comunista – Federazione di Bergamo

(29.06.21) CARAVAGGIO. Proposta per una lista di sinistra, plurale, antiliberista alle prossime elezioni comunali 2021. INCONTRO PUBBLICO


MARTEDI’ 29 GIUGNO 2021 ore 20,45 – Centro Civico di S. Bernardino (Auditorium)

E’ organizzato da SINISTRA per CARAVAGGIO, presente con una Lista alle elezioni comunali 2016.
Nei cinque anni trascorsi, pur non avendo una rappresentanza in Consiglio comunale, SINISTRA per CARAVAGGIO ha detto la sua sulle scelte amministrative più rilevanti in discussione, facendo proposte, dandone informazione alla popolazione.

SCOPO DELL’INCONTRO
• Dare resoconto sull’intervento e sull’attività svolta da SINISTRA per CARAVAGGIO sul territorio durante il quinquennio: i rilievi critici, le proposte, gli orientamenti che ha espresso sulle scelte amministrative locali, ma anche sui problemi generali emergenti.
• Raccogliere la vostra valutazione sul lavoro svolto dalla Lista (osservazioni critiche e proposte).
• Condividere una valutazione sull’attività amministrativa di questi anni. Dato uno sguardo alle necessità della nostra città e ai bisogni dei suoi cittadini, raccogliere i vostri suggerimenti e proposte da realizzare nei prossimi anni.
• Verificare l’utilità/necessità e la possibilità di presentare una Lista alle prossime elezioni, raccogliendo anche il vostro contributo di proposte, di disponibilità a partecipare per realizzarle, fuori ed eventualmente dentro il Consiglio comunale.
Un’eventuale Lista di Sinistra, plurale, antiliberista avrà come riferimento gli orientamenti generali sotto indicati, maturati in questi anni di lavoro e confermati dall’attuale crisi sanitaria che è anche ecologica, economica e sociale.

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