BASSA VALCAVALLINA: “Variante inglese”: abbiamo un focolaio preoccupante. Mettiamoci tutti in zona rossa

I dati settimanali relativi alla diffusione del contagio Covid evidenziano che si è creato un focolaio particolarmente allarmante nella zona della bassa Valle Cavallina.Alto risulta infatti il numero dei contagi rilevati nella settimana dal 3 al 9 febbraio nei comuni – contigui- di San Paolo d’Argon (17 casi, 2,8 per 1.000 abitanti), Trescore Balneario(20 / 1,9 per 1.000), Gorlago (9 / 1,7 per 1.000), Cenate Sotto (5 / 1,3 per 1.000) , Luzzana (2 / 2,2 per 1.000), come pure nei comuni – vicinissimi o comunque legati a questa area – come Torre de’ Roveri (7 / 2,8 per 1.000), Chiuduno (9 / 1,4 X 1.000) e Castelli Calepio (16 / 1,5 per 1.000).

L’esplosione del focolaio è collegata alla presenza della “variante inglese”, che, individuata a Trescore Balneario, ha una velocità di diffusione notevolmente più alta: uno ne contagia quattro, ricorda il prof. Crisanti, che a tal proposito suggerisce l’istituzione di “zone rosse chirurgiche”.Finora le autorità preposte si sono limitate agli appelli alla responsabilità della cittadinanza, ma due classi delle superiori sono state messe in quarantena presso il polo scolastico. Il sindaco di San Paolo d’Argon ha ieri comunicato “la presenza di alcuni bambini, ragazzi e insegnanti sintomatici positivi al Covid-19, frequentanti alcune classi delle scuole primaria e secondaria” ed è stato disposto secondo la prassi “l’allontanamento dalla scuola di tutti gli alunni delle classi interessate in quanto contatti stretti tra loro e tenendo sotto osservazione i presunti soggetti al fine di isolare e contenere la diffusione della malattia; a tal fine nei prossimi giorni verranno effettuati tamponi molecolari specifici agli studenti in quarantena”.La comunicazione di ATS Bergamo di qualche ora fa, pur volta a rassicurare (“positività inferiore al 10%”), lascia intendere altre decine di nuovi casi nella nostra zona.Purtroppo l’opinione pubblica anche da noi, malgrado questi allarmi, sta subendo il pressing di chi preme per le riaperture in occasione del San Valentino e del Carnevale, mentre lunedì 15 riaprono le piste di sci.Tra pochi giorni ci sarà l’anniversario delle vicende dell’Ospedale di Alzano e della mancata “zona rossa” nella Valseriana che ci sono costate migliaia di morti.Non ripetiamo quegli errori e quegli orrori.Per questo Rifondazione Comunista della Valcavallina chiede alle autorità preposte di prendere adeguati e significativi provvedimenti di prevenzione: la pandemia ci ha insegnato che le precauzioni non sono mai troppe.Se non si muove chi ne ha la responsabilità, perché ha altre compatibilità di cui tenere conto, sta a noi cittadini/e e lavoratori/trici fare la cosa giusta: cioè metterci in Zona Rossa, in modo determinato, responsabile e solidale.

Borgo di Terzo, 12.02.2021 – Circolo Rifondazione Comunista Valcavallina