SULLE ELEZIONI LOMBARDE

Le proposte di Maiorino e del centro-sinistra sono fotocopie.

Sono solamente un po’ meno selvagge di quelle della Moratti e di Fontana: avanti con il privato.

È il lascito della sbornia liberista degli anni ’90.

La sussidiarietà non è niente altro che la versione lombarda delle politiche di Reagan e dei Chicago Boys, il centrosinistra non l’ha mai messa in discussione.

Ricette che non hanno mai funzionato, hanno solo arricchito pochi generando differenze sociali inaccettabili.

Il PD era per applicarle, ma con moderazione, cercando di avere meno contraccolpi sociali.

Queste politiche non hanno mai realmente funzionato, nemmeno elettoralmente per il centrosinistra. Infatti di fronte alla copia l’elettore vota l’originale cioè Fontana.

Ma il problema è nella sostanza ed è la politica liberista di privatizzazione che in generale non funziona.

L’esempio più eclatante è la sanità.

Il privato non ha alcun interesse a prevenire le malattie come sarebbe nell’interesse del cittadino e dello Stato, ma a curare i malati in ospedale, facendoci un profitto.

La sanità convenzionata non ha alcun interesse ad erogare efficientemente le prestazioni in tempi brevi quando nelle stesse strutture in tempi corti e efficacemente puoi svolgere le stesse cose facendoti però profumatamente pagare.

Un medico non si accontenta di uno stipendio pubblico quando nel privato può essere pagato tre volte tanto.

Il mercato è in sostanza la negazione dell’interesse pubblico.

È sufficiente organizzare meglio la sanità pubblico/privata e pianificarla, come dice oggi il PD?

No, è evidente.

Gli interessi economici in gioco, anche solo nelle elezioni lombarde, sono tali che il sistema ormai viene totalmente condizionato dall’interesse privato e non c’è forza politica o ente pubblico che abbia oggi la forza di riprendere in mano la questione dei rapporti tra pubblico e privato.

Ecco perché chiediamo ai cittadini di dare forza con un voto radicale a noi che sosteniamo la totale ripubblicizzazione della sanità, se vogliamo avere un servizio sanitario universale, gratuito e efficiente.

L’obiezione delle destre, compreso il PD è che non ci sono le risorse.

Già, per il sociale non ci sono mai, per finanziare armi e guerre però le trovano in un amen.

Comunque oggi in Lombardia chi paga si cura, gli altri aspettano.

Direi che come efficienza ed efficacia come tutti i cittadini quotidianamente costatano siamo a zero.

Sui costi del sistema che oggi contengono anche ampi margini di profitto lasciamo stare.

Se non cacciamo i mercanti dal tempio, o meglio dagli ospedali, non cambierà nulla.

Per questo dobbiamo attaccare la destra.

Quella politica di Fontana e quella economica di Moratti e Maiorino.

Perchè destra sono tutti coloro che oggi cincischiano ancora con la sanità privata e con i poteri forti che in quell’ambito si sono radicati.

Alle elezioni amministrative del 2024 è probabile che i due schieramenti in cui si è oggi divisa la destra economica (PD e Calenda/Renzi) si ricongiungano contro la destra politica, noi abbiamo un altro compito: dire con chiarezza che esiste una proposta della sinistra.

Con buona pace di tutti coloro che sostenendo concetti giusti e che poi si accoccolano ai piedi di chi gli concede una miserevole visibilità e, soprattutto, un po’ di posti di sottogoverno ininfluenti a cambiare realmente le cose.

Basta!

Quindi “vale attaccare ancora Majorino”?

Si, certo, tanto quanto vale la pena attaccare l’altra destra di Fontana e della Moratti perché non bisogna riscrivere una pagina, ma c’è la necessità di cambiare libro.

Bergamo, 08.II.2023

Francesco Samuele Macario, detto Cocò

(da http//: www.bergamoinconune.it)