RESTITUIRE L’OSPEDALE ALLA VAL BREMBANA. Via la legge 23 sulla sanità in Lombardia. Sì al rilancio della sanità pubblica. No ai decreti sicurezza

Togliere alla Valbremaba l’unico ospedale presente è parte del disegno perseguito dalla regione Lombardia che mira all’indebolimento della sanità pubblica legata al territorio a vantaggio della sanità privata basata sul profitto.

L’Ospedale di San Giovanni Bianco va rilanciato e qualificato così come le altre strutture ospedaliere legate ai territori che nella bergamasca e in Lombardia sono state soppresse o che si vogliono smantellare, in particolare nelle zone montane.

I cittadini e le istituzioni della Valle hanno intrapreso una lotta per il proprio ospedale.

E’ una lotta contro il disinvestimento e il disimpegno progressivo delle regioni e dai governi che si sono succeduti in questi anni nei confronti della sanità pubblica e della medicina territoriale, di base e preventiva, che hanno generato mala gestione e disservizi che la tragedia del COVID ha messo in luce e che purtroppo abbiamo pagato tutti in modo pesantissimo.

Assurdo e inconcepibile che i cittadini e i sindaci che hanno partecipato alla pacifica manifestazione del 7 agosto, vengono colpiti e sanzionati pesantemente in forza del decreto sicurezza 2018 (decreto Salvini) voluto dal primo governo Conte e confermato dai governi successivi.

Decreto famigerato pensato per colpire i migranti in primis, ma anche per reprimere proteste e lotte di lavoratori e cittadini.

Nell’esprimere la nostra piena solidarietà alla lotta intrapresa dai cittadini e dalle istituzioni della Valle ribadiamo che l’Ospedale di San Giovanni Bianco e tutte le altre situazioni che vedono sotto attacco le strutture sanitarie e quindi la salute pubblica, hanno bisogno della massima allerta e della solidarietà di tutte e di tutti.

Non servono però i giochini delle tre carte di chi ha deciso e persegue lo smantellamento della sanità pubblica e di chi ha voluto o tollera le aberrazioni dei decreti sicurezza.

Per essere credibili bisogna cambiare rotta, togliendo di mezzo la famigerata legge 23 sulla sanità in Lombardia, nonché i decreti sicurezza che colpiscono i migranti e prevedono multe e repressione indiscriminata per chi si mobilita contro le ingiustizie.

Bergamo, 27.08.21

Francesco Macario, segretario Prc/Se Bergamo e provincia
Pia Panseri, Coordinamento per il Diritto alla Salute – Bergamo