REPORT DAL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO DEL 23 MAGGIO 2022

Che c’è da dire ancora su Rimini? Ieri sera in pratica ascoltando gli oratori maschi c’è stato quasi un processo di beatificazione se non addirittura di canonizzazione del corpo degli alpini. Nel merito si è dato più peso alla mozione presentata con urgenza dalla lega per tutelare l’onore degli alpini che dell’altra che cercava di mettere in fila i fatti con un contributo narrativo di NonUnadiMeno Bergamo. Contributo usato da alcuni esponenti di lega e fratelli d’Italia come un boomerang da ritorcere contro la mozione di maggioranza.

Ieri sera ho scoperto la categoria discriminatoria dell’alpinofobia coniata dall’ineffabile Filippo Bianchi. In genere ho sentito un mare di banalità che mi hanno ricordato remote serate infuocate sempre in consiglio comunale a Bergamo allorquando si parlava di adesione alla rete Ready (che unisce le istituzioni sensibili al tema del contrasto omolesbobirransfobico) e si discuteva di diritti civili.

Ho visto gente con vestiti il cui controvalore era superiore al mio conto in banca e di molto ma con il vuoto spinto dentro. Da notare in positivo, a parte la confusa consigliera dei 5 stelle, le (poche, a dir la verità) donne che hanno preso la parola; consigliere del PD particolarmente performanti. Fatto dovuto alla presenza di supporto del pubblico, in parte. Che poi non è che si può sempre andare lì a fare il tifo. Ambiente partecipazione e futuro non pervenuto.

Ci sono stati due time out coi capigruppo per trovare una mediazione. Avvenuta al ribasso come sempre. È stato stralciato dalla mozione della maggioranza l’invito a esprimersi contro l’istituzione del 26 gennaio come giorno del coraggio degli alpini in ritirata dall’URSS o quanto meno a una ricalendarizzazione per non ingolfarsi con la giornata della memoria della Shoah. Forse è sparita anche la critica allo svolgimento prossimo venturo di simili adunate.

Così tra frizzi e lazzi e frasi da bar, che in nessun conto hanno tenuto conto dell’unica cosa che valeva la pena e cioè della dignità delle donne è andata in archivio anche questa. Mozione della maggioranza ok. Mozione lega KO. Il minimo sindacale.

Bergamo stamattina si è svegliata democristiana e alpina come al solito. Che fanno tanto volontariato questi. Cara grazia. Tanti altri lo fanno. Senza toccare il culo da sbronzi alla gente! C’è ancora tanta strada da fare. Anche perché a nessuno è venuto in mente di affrontare il vero nodo della questione che è il rapporto e abuso di potere implicito in queste pratiche.

Alla fine il militarismo e il sessismo non sono stati minimamente scalfiti. Quanto manca una forza veramente progressista lì dentro. Quanta pazienza! (24.05.222, Daria)