“Basta con la logica del profitto. Io sono
per una sanità pubblica, di alta qualità
e totalmente gratuita” (Gino Strada, 1948-2021)
Il taglio della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale sta portando a disservizi e a disagi crescenti: in tutta Italia mancano medici e infermieri negli ospedali; in Lombardia mancano più di 1000 medici di base e i cittadini affollano i pronti soccorso che già sono in deficit di personale medico; i servizi di prevenzione sul territorio sono da lungo tempo insufficienti, si allungano i tempi delle liste di attesa per visite specialistiche ed esami clinici, aumentano le persone che rinunciano alle cure perché non ne hanno i mezzi economici.
I tre principali schieramenti che si contendono la guida della Lombardia nelle elezioni regionali (12-13 febbraio prossimi) non mostrano di volersi discostare da questo quadro particolarmente desolante, che in Lombardia più che nelle altre regioni è l’esito di un pesante processo di privatizzazione della sanità che perdura da due decenni e che l’ultima legge regionale (2021) ha perfino peggiorato.
Il centro-destra di Fontana intende gestire la sanità Lombarda secondo i medesimi indirizzi che hanno portato alla tremenda catastrofe del Covid, per le cui responsabilità si è autoassolto.
Moratti, con la sua lista sostenuta dal centro confindustriale di Calenda e Renzi, inaugura Case e Ospedali di Comunità con i fondi del PNRR semplicemente cambiando le targhe a strutture che già esistevano, ma senza aumentare i servizi sanitari offerti e senza prevedere assunzioni pubbliche di medici e infermieri per farle funzionare: privatizzare è la sua missione (Confindustria privatizzerebbe anche l’aria, se fosse possibile)
Il centrosinistra, silente nella crisi Covid e impegnato con la destra ad impedire la Commissione parlamentare d’inchiesta, ha scelto di garantire gli interessi della sanità privata candidando proprio una figura di primo piano di un grande gruppo della sanità privata; tale schieramento – guidato da Majorino – ha in questo modo, di fatto, liquidato sia il professor Agnoletto sia Medicina Democratica, animatori qualificati del movimento di cittadini, infermieri e medici schierato in questi anni per la difesa a sanità pubblica.
Per il diritto alla salute di tutte e tutti, contro la privatizzazione della sanità lombarda, per il rilancio della sanità pubblica, universale ed efficiente: sostieni Unione Popolare e firma per la presentazione della lista (03.01.2023, Unione Popolare Bergamo)