RIFLESSIONI SENZA PREGIUDIZI SU SESSUALITA’ ED HANDICAP: IL LASCITO DEL NOSTRO COMPAGNO EDO FACCHINETTI, OGGI SCOMPARSO


Il compagno Edoardo Facchinetti, per tutti/e noi Edo, anni 63, di Entratico (bg), ci ha lasciato. 

Ricordare Edo significa ricordare una persona che ha fatto del suo essere portatore d’handicap non un elemento di passività, di rassegnazione e di autocommiserazione ma una condizione da cui partire per riflettere sulle problematiche del proprio vissuto e cercare di cambiare il mondo, di renderlo più umano e a misura di tutti/e. Questo era Edo, un compagno che ha saputo lasciare un segno profondo in tematiche ancora oggi tabù, come per esempio il rapporto fra sessualità ed handicap. 

Diplomatosi Assistente Sociale alla storica scuola dell’Umanitaria di Milano, è stato negli anni ’80/’90 Presidente del Comitato bergamasco per l’abbattimento delle barriere architettoniche, dove ha condotto battaglie importanti per il riconoscimento del diritto alla mobilità dei disabili.

Memorabili le multe che gli aderenti comminavano a chi parcheggiava sui marciapiedi o nei posti riservati agli invalidi, bloccando loro la possibilità di muoversi e di vivere la città. Quelle multe simboliche, lasciate sul parabrezza delle auto, facevano riflettere i trasgressori che alla fine venivano invitati a sottoscrivere per sostenere il Comitato. Molti/e, colpiti nel vivo, riflettevano sull’errore e sottoscrivevano. 

Attivo per anni nella Uildm (Unione lotta alla distrofia muscolare), facendo parte anche del direttivo provinciale, verso la fine degli anni 80 – dopo una breve adesione ai Verdi – entra in Democrazia Proletaria con la quale poi confluirà nel 1991 in Rifondazione Comunista. Col compagno Giovanni Mazzola, scomparso dal 2010, Edo è stato tra i fondatori del Circolo Di Rifondazione della Valcavallina, nonché membro del Comitato Politico Provinciale e responsabile della Commissione Salute del PRC.

La sua militanza politica di comunista libertario ha fatto crescere in lui la consapevolezza  che lotta per i diritti dei disabili e lotta politica per trasformare l’esistente sono tutt’uno, che una alimenta l’altra. Per anni ha collaborato con l’Ufficio Diritti Cgil a sostegno delle persone più svantaggiate (migranti, disabili, ecc.), a favore degli ultimi ed è stato membro del direttivo camerale della Cgil di Bergamo.

Da sempre iscritto all’Anpi, ha partecipato a tutte le battaglie antifasciste così come a quelle antirazziste e per la pace. La sua opera fondamentale è stata appunto il lavoro sul tema “sessualità ed handicap” – tema tabù non solo nella bergamasca – che lo ha portato, in collaborazione con Rita Gay e Michele Di Bona, a scrivere il libro “Eros e disabili. Riflessioni e testimonianze” edito da “Ancora” in cui Edo si racconta.

Parlando di sè, del suo vissuto, del suo rapporto con il sesso, Edo è riuscito a far conoscere con parole semplici ma profonde un mondo ancor oggi negato e mascherato dietro un perbenismo e un conformismo asfissianti. Edo, nella sua autenticità, è riuscito a rompere quel muro, un po’ come fece Freud molti anni prima.

Eterosessualità, omosessualità, bisessualità, rapporto con l’altro sesso raccontati da un corpo che nella vulgata non dovrebbe, perché menomato, avere impulsi e desideri sessuali e amorosi come tutti/e gli/le altri/e. Ci ha fatto riflettere sul nostro essere, come normodotati, incapaci di capire e noi stessi veramente invalidi nel ritenerci unici depositari della verità. Bellissimo il suo rapporto con il fratello don Giacomo, un rapporto unico di tutta la vita. 

Concludendo, mi piace ricordare il rapporto particolare d’affetto e di amicizia che lo ha legato fino all’ultimo giorno con il compagno Bruno Ghilardi (per tutti noi affettuosamente “Bruno barba”), dietro di lui nella foto e accanto a lui ovunque, che lo ha assistito e portato in giro per l’intera provincia. Un rapporto unico: e oggi so che il nostro Bruno, che ci ha dato la triste notizia, lo sta piangendo ancor più di noi, perché per Bruno con Edo se ne va non solo un compagno ma anche un amico fraterno con cui ha condiviso dolori, speranze e passioni. 

Caro Edo, compagno fantastico, che la terra ti sia lieve. 

Per le compagne e i compagni della federazione di Bergamo e del circolo della Val Cavallina di Rifondazione Comunista
Marco Sironi

Bergamo e provincia. Dove si può firmare per UNIONE POPOLARE

LA CAMPAGNA RACCOLTA FIRME SI E’ CHIUSA CON SUCCESSO.

RINGRAZIAMO DI CUORE TUTTE E TUTTI LE/I CITTADINE/I CHE HANNO SOTTOSCRITTO PER UNIONE POPOLARE CONSENTENDO PERTANTO LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA

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NB: Pagina in aggiornamento. Info c/o Prc/Se Bergamo e provincia c/o tel 338.9759975

FIRMARE AI BANCHETTI

Martedì 16 agosto

Borgo di Terzo, c/o Sede di Rifondazione Comunista (Via Rivolta 2; scalinata di fronte alla farmacia), dalle ore10.00 alle ore 12 [info c/o tel 3922963429]

Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]

Mercoledì 17 agosto

Seriate, c/o parcheggio UNES in Via Marconi , dalle ore 15.0 alle ore 19.00 [info c/o tel. 3397394825]

Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]

Giovedì 18 agosto

Seriate, in Via Italia davanti al Comune , dalle ore 15.00 alle ore 19.00 [info c/o tel. 3397394825]

Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]

Venerdì 19 agosto

Seriate, parcheggio Via Adamello-zona 167 nord, dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]

… oppure presso l’ufficio elettorale/anagrafe dei SEGUENTI COMUNI, negli orari d’ufficio:

Bergamo: Presso ufficio URP, Piazza Matteotti 3, ore 8.30-12,30 e 14.30-15.30, giovedì 11, Venerdì 12, Martedì 16, Mercoledì 17 e Giovedì 18 agosto

Berzo San Fermo

Borgo di Terzo

Brignano Gera d’Adda

Calvenzano

Caravaggio

Castro

Costa Volpino

Dalmine

Endine Gaiano

Fara Gera d’Adda

Lovere

Luzzana

Montello (negli orari d’ufficio anche il pomeriggio)

Ponteranica: dal 16.08 al 18.08.22Orari: 9 – 12 (giovedì 18/8 dalle 8:30 alle17:30)

Romano di Lombardia

San Paolo d’Argon

Seriate

Sovere

Trescore Balneario

Treviglio: in particolare, Giovedì 11 agosto ore 14-30 – 16,30; Martedì 16 agosto: ore 14.30 – 16.30; Giovedì 18: ore 14.30 – 16.30 (info c/o tel. 3484488891)

Zogno

FESTA IN ROSSO 2022 – TORRE BOLDONE (bg) DAL 12 AL 21 AGOSTO

Presso gli impianti sportivi di Viale Lombardia

Tutte le sere: ristorante, bar, pizzeria, libreria. Per tutta la durata della festa, inoltre:

VENERDI’ 12 AGOSTO

Palco centrale, ore 21.00. “OTTOCENTO”, tributo Fabrizio de André

SABATO 13 AGOSTO

*** Ricordo di ELENA CASETTO di 19 anni, morta legata ad un letto, nel rogo del reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Giovanni XXIII di Bergamo il 13 agosto 2019. “MAI PIU’ CONTENZIONE”

Palco centrale, ore 21.00. “ROLLING FRAKAS CLAUDIO BAND”, tributo Rolling Stones

Spazio dibattiti, ore 21.15. “La guerra in Ucraina, un conflitto tra passato e futuro”. Intervengono: Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) e On. Simona Suriano (parlamentare uscente gruppo ManifestA), Dimitrij Palagi (segreteria nazionale Prc/Se). Introduce: Marco Brusa (del Comitato politico Prc/Se di Bergamo e provincia)

DOMENICA 14 AGOSTO

Spazio dibattiti, ore 21.15. Presentazione del libro “Panico a Milano” (Red Duck, 2020) di Gino Marchitelli e l’olocausto degli ebrei sul Lago Maggiore nel settembre-ottobre 1943. Interviene l’autore

Palco centrale, ore 21.00. “BARACCONE EXPRESS”, musiche balcaniche

LUNEDI’ 15 AGOSTO

*** Ore 12.30 – PRANZO DI FERRAGOSTO – Prenotare tel. 3495511620

Palco centrale, ore 21.00. “BURATTINI BREMBANI”, teatro burattini

MARTEDI’ 16 AGOSTO

Palco centrale, ore 21.00. “Covid a Bergamo. Un’altra strage senza responsabili? Senza verità, quale futuro della sanità?” Intervengono: Dante Goffetti (Tavolo della Salute Bergamo), Fabrizio Baggi (Segretario regionale Prc/Se), Pia Panseri (Coordinamento BG per il diritto alla salute)

MERCOLEDI’ 17 AGOSTO

Spazio dibattiti, ore 21.15.La nostra classe sepolta. Cronache poetiche dai mondi del lavoro” (Edizione Pietre Vive 2019) Presentazione del libro con Valeria Raimondi (curatrice), Francesco Macario (Segretario provinciale Prc/Se Bergamo)

GIOVEDI’ 18 AGOSTO

Palco centrale, ore 21.00.”La situazione occupazionale e produttiva nella bergamasca e in Italia. Come contrastare le delocalizzazioni, come difendere e rilanciare l’occupazione”. Intervengono: Marzia Giannuzzi (delegata della Rsu della “Maier Cromoplastica” – in collegamento web), Andrea Agazzi (Segretario generale Fiom di Bergamo), Nello Patta (Responsabile nazionale lavoro Prc), Introduce: Marco Sironi (Segreteria provinciale Prc) * L’incontro sarà aperto dalla lettura da parte di Daria Fratus di alcune sue poesie sul lavoro e sulla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della “Maier Cromoplastica” a cui la stessa ha partecipato

VENERDI 19 AGOSTO

Palco centrale, ore 21.00. “CLAUDIA BUZZETTI. THE HOOTENANNY”, folk american songs

Spazio dibattiti, ore 21,00:“Nell’anniversario della morte del “Brach” e di Adriana Locatelli: “Nuove” destre e “vecchio” antifascismo?” Intervengono: Fabrizio Baggi (Segretario regionale Prc/Se Lombardia), Mauro Magistrati (Presidente ANPI della provincia di Bergamo), Stefano Quaglia (“Progetto Adriana”), BeatriceAmbrosini (ANPI), Tiziano Belotti (Comitato Politico Provinciale Prc/Se Bg)

SABATO 20 AGOSTO

Palco centrale, ore 21.00. “SERVI DISOBBEDIENTI”, folk cantautorale

Spazio dibattiti, ore 18.30. “Bergamo e America Latina”. Intervengono Vittorio Armanni (Segretario Sezione di Bergamo Associazione Italia Cuba), Elmer Castellon (rappresentante del MAS IPSP ITALIA) Introduce Marco Sironi (Segreteria provinciale PRC/SE Bg)

Spazio dibattiti, ore 21.15: “Il diritto alla casa fra covid, guerra, inflazione e crisi climatica. Incontro con l’Unione Inquilini.” Intervengono: Gianni Belli (Presidente nazionale Unione Inquilini), Rita Rebecchi, (Segretaria Unione Inquilini Bg), Cesare Ottolini (Coordinatore Globale International Aliance of Inhabitants), Francesco Macario (Segretario provinciale Prc/Se Bergamo)

DOMENICA 21 AGOSTO

Spazio dibattiti, ore 18.30. Presentazione del libro “Antropocenere. I mondiali di calcio visti con gli occhi di chi perde sempre” di Silvio La Corte. Sarà presente l’autore introdotto da Claudio Carrara(Associazione “NaturalMente”)

Palco centrale, ore 21.00. “ALESSIO LEGA”, set acustico – canzoni di resistenza

Palco centrale, ore 21.30. Comizio conclusivo con Ezio Locatelli della segreteria nazionale del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea e Simona Suriano, parlamentare uscente del gruppo ManifestA e candidata di Unione Popolare nel collegio propozionale di Bergamo e provincia

Rifondazione Comunista per una coalizione e per un governo popolare per la pace, per la giustizia sociale e ambientale

Non c’è da spargere una sola lacrima sulle dimissioni di Draghi la cui agenda si è dimostrata impermeabile ai bisogni della maggioranza del paese e delle classi popolari e pericolosa prosecuzione dell’attacco ai diritti che va avanti da anni. Il governo Draghi e le modalità con cui è avvenuta la sua caduta testimoniano ancora una volta il fallimento di una classe dirigente neoliberista autoreferenziale che ha portato il paese in guerra, lo ha impoverito e reso più ingiusto.

Per l’ennesima volta il Partito Democratico apre un’autostrada all’affermazione di una destra con cui ha condiviso e condivide tutte le scelte strategiche.

Consideriamo grave sul piano democratico la decisione di Mattarella di convocare le elezioni per una data così ravvicinata come il 25 settembre, non solo per la palese discriminazione per le liste che dovranno raccogliere le firme mentre i partiti presenti in parlamento si sono esentati per legge ma anche per l’impossibilità di svolgere una campagna elettorale partecipata.

Vogliono che le elezioni siano una competizione truccata tra i partiti guerrafondai e antipopolari. Noi lavoreremo per guastare la festa al partito unico della guerra, della precarizzazione del lavoro, delle privatizzazioni, della devastazione ambientale.

Rifondazione Comunista lavorerà per evitare che il confronto politico-elettorale sia ridotto alla competizione tra partiti e schieramenti che portano avanti la guerra della NATO e le politiche neoliberiste.

Poniamo apertamente alle formazioni che si dicono di sinistra e ambientaliste e si sono dichiarate all’opposizione del governo Draghi con quale credibilità ripropongano logiche di alleanza con un Partito Democratico che si presenta come il più coerente sostenitore dell’agenda Draghi. Lo stesso tema riguarda il Movimento 5 Stelle che si trova a un bivio dopo una legislatura che ha deluso le speranze di cambiamento e rottura che aveva rappresentato per milioni di persone.

Rifondazione Comunista mette a disposizione tutte le sue energie militanti per rendere possibile la costruzione di una coalizione di alternativa contro la guerra per un governo popolare con un programma sociale e ecologico, per la democrazia e l’attuazione della Costituzione.

Rifondazione ritiene fondamentale per le classi popolari di questo Paese proseguire col progetto Verso l’Unione Popolare avviato il 9 luglio con Luigi De Magistris, le parlamentari di Manifesta e Pap e aprirlo al dialogo con tutte le forze alternative al sistema delle due destre: quella postfascista e quella draghiana.

La precipitazione elettorale richiede uno slancio e uno sforzo straordinari di partecipazione politica e programmatica e di impegno a partire dalla raccolta delle firme.

Lavoriamo con determinazione per la presentazione della lista di Unione Popolare e anche alla determinazione di possibili allargamenti di uno schieramento antifascista e antidraghiano sapendo che la costruzione di una nuova soggettività unitaria e plurale richiede tempi più lunghi.

Riteniamo indispensabile che l’Unione Popolare chiami a raccolta tutte le energie e le intelligenze disponibili per un progetto che risponda ai bisogni delle classi popolari e lavoratrici e che si proietti oltre il passaggio elettorale.

La direzione nazionale, data la situazione determinata dallo scioglimento delle Camere, propone al CPN il rinvio della Conferenza nazionale d’organizzazione al periodo successivo alle elezioni mentre le conferenze già convocate sui territori possono diventare utili momenti di discussione sulla fase politica preparatorie per una campagna elettorale straordinaria.

La Direzione nazionale dà mandato alla segreteria di concordare in tempi necessariamente ristrettissimi con altre soggettività interessate le modalità di presentazione e la proposta programmatica entro la convocazione del Cpn a fine mese.

Documento approvato all’unanimità dalla direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, 21 luglio 2022

RIPARTE LA FESTA IN ROSSO DAL 12 AL 21 AGOSTO A TORRE BOLDONE (BG)

Dal 12 al 21 agosto a Torre Boldone (BG) nell’area feste di Viale Lombardia si terrà la Festa in Rosso di Rifondazione Comunista.

Dopo due anni di pausa forzata per via della pandemia torniamo con una programmazione ricca di significativi dibattiti politici, iniziative culturali, concerti e come sempre, alla nostra festa, tutte le sere troverete lo spazio Associazioni, bar e ristorante con ottima cucina tradizionale a prezzi popolari e molto altro.

Le feste di Rifondazione Comunista sono da sempre, oltre alla principale fonte di autofinanziamento per il nostro Partito, uno spazio politico e di socialità importante, un luogo dove compagne, compagni, persone si incontrano, si confrontano, discutono e si divertono.

Vi aspettiamo quindi tutte e tutti a partire da venerdì 12 agosto sera c/o l’Area feste di via Lombardia Torre Boldone (BG).

Presso il sito www.prcbergamo.it pubblicheremo a breve il programma completo dei dibattiti, dei concerti ed il menù.

(20.07.22) Convocazione del Comitato Politico Federale

della Federazione di Bergamo del PRC/SE

(20 luglio 2022 ore 21.00)

L’Italia in questo momento storico sta sommando gli effetti di varie crisi.

L’UE e il governo Draghi hanno risposto alle crisi con un ritorno all’austerità che colpisce pesantemente l’economia reale e le classi lavoratrici già tartassati dai precedenti aumenti delle bollette e dal carovita. Le conseguenze saranno pesanti con chiusure e/o acquisizioni di aziende da parte di gruppi esteri (vedi a Bergamo il caso “Maier Cromoplastica”), licenziamenti e nuova disoccupazione, perdita di potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, crescita delle fasce sociali impoverite. Sul piano ambientale la guerra ha dato l’occasione per rinunciare definitivamente alla transizione ecologica con il ritorno del carbone, delle trivellazioni e l’inserimento di nucleare e gas nella tassonomia europea.

Dal governo dei ”migliori” non sono arrivate risposte concrete all’emergenza sociale, al carovita, alla precarietà, ai bassi salari né alcun rilancio del ruolo del pubblico. Anzi proseguono i tagli a scuola, sanità e spesa sociale mentre aumentano le spese militari e si elargiscono enormi risorse alle imprese attraverso il PNRR. La pandemia non ha indotto alcuna svolta sostanziale nell’orientamento del governo tanto che viene rilanciata persino l’autonomia differenziata delle regioni nella versione più estrema con il ddl della ministra Gelmini, un colpo irreversibile all’unità nazionale e all’uguaglianza dei diritti che penalizza fortemente il mezzogiorno ma non solo.

Il bilancio del governo Draghi è quindi, dal nostro punto di vista, fallimentare come il complesso di una carriera costruita con la svendita del nostro paese e lo strangolamento della Grecia.

La guerra in corso e le politiche del governo Draghi, confermano che il bipolarismo è un gioco truccato e che si procede verso una democratura con governi, comunque fragili (come dimostra la recente crisi di governo) che teorizzano di non dover essere controllati dal Parlamento. Draghi anche nella scelta di dimettersi evidenzia la solita malcelata arroganza e il disprezzo per la democrazia costituzionale. Già è accaduto che altri partiti – Lega e Italia Viva – non votassero importanti provvedimenti. Perché Draghi non si è dimesso allora? Evidentemente ora usa M5S come scusa per lasciare. L’accelerazione politica in atto potrebbe quindi anche portarci in una situazione di elezioni politiche anticipate.

E’ proprio dentro il precipitare della crisi di sistema e dell’orizzonte delle possibili elezioni politiche che occorre lavorare per la costruzione di un’alternativa popolare e autenticamente di sinistra ai poli politici esistenti caratterizzati da un nuovo atlantismo militarizzato ed aggressivo che vede in prima fila PD e FdI. Questo lavoro va portato avanti a tutti i livelli, nei territori, mantenendo in ogni dove una linearità di collocazione politica.

Lavoriamo per un’alternativa popolare e pacifista a questa classe dirigente che ha impoverito il paese e ci ha portato in guerra. Il percorso verso l’Unione Popolare avviato con De Magistris e le parlamentari di ManifestA il 9 luglio è sempre più necessario. La proposta di Unità Popolare va costruita sulla base di un programma di rottura e cambiamento contrapposto alle politiche portate avanti dalle forze di maggioranza che sostiene Draghi e dal partito unico della guerra, della precarizzazione, delle privatizzazioni, della devastazione ambientale.

L’autonomia e l’alternatività rispetto ai poli esistenti – e in particolare al PD – è fondamentale per rendere evidente che proponiamo di ricostruire una sinistra popolare che propone politiche radicalmente diverse da quelle antipopolari che hanno caratterizzato il centrosinistra. Per questo ribadiamo la nostra critica non settaria ma determinata alle posizioni di quelle formazioni di sinistra e ai verdi che perseverano nell’alleanza con un PD che si identifica con il governo Draghi.

Proprio l’esempio di Melenchon e della NUPES in Francia dimostra per l’ennesima volta che una sinistra radicale può tornare ad avere dimensioni elettorali di massa sulla base di un profilo di netta distinzione dalle classi dirigenti responsabili delle politiche neoliberiste al servizio delle oligarchie economiche. Troviamo contraddittorie le dichiarazioni di entusiasmo per i risultati di Melenchon e la reiterazione dell’alleanza subalterna con i partiti che hanno un evidente profilo macroniano. Né appare assimilabile al “campo largo” italiano l’esperienza delle nostre compagne e compagni di Unidas Podemos in Spagna che pur con grandi difficoltà hanno una dimensione e un potere contrattuale ben diverso dopo una stagione di movimenti come gli “indignados” che ha cambiato negli anni scorsi i rapporti di forza. 

Dall’altro lato dopo la Pandemia e le sue pesanti conseguenze, nella consapevolezza delle nostre difficoltà e nella straordinarietà del contesto in cui ci troviamo, il partito ha deciso di avviare un percorso di rinnovamento tramite una Conferenza nazionale di Organizzazione che dobbiamo avviare urgentemente anche nella nostra federazione a tutti i livelli e che deve coinvolgere profondamente il nostro modo di essere.

E‘ questa un’importante occasione per affrontare le nostre difficoltà di fondo a cui fa cenno il documento congressuale: pensiamo solo alla scarsità di giovani e donne nella composizione del partito o alle difficoltà nel declinare oggi il ruolo storico ed un impianto politico di fondo della rifondazione comunista.

Proprio il carattere unitario di questa iniziativa, decisa dall’ultimo Congresso Nazionale, pone con questa Conferenza d’Organizzazione l’obiettivo della gestione unitaria della nostra organizzazione che si deve sostanziare in un’attitudine all’innovazione in direzione di un maggior radicamento del partito nelle lotte sociali.

Radicamento a cui potremo ricominciare a lavorare concretamente a partire dalla ripresa della nostra festa provinciale a Torre Boldone.

Su questi temi viene convocato il Comitato Politico Federale della Federazione di Bergamo del PRC/SE per mercoledi 20 luglio 2022 alle ore 21.00 presso la nostra sede di Via Borgo Palazzo 84g. Sarà possibile partecipare in presenza presso la sede della federazione oppure in remoto (*) tramite le consuete modalità.

Presenzierà il compagno NELLO PATTA della segreteria nazionale.

OdG: 1 Fase politica internazionale e nazionale, la crisi del governo Draghi.

2 – Lo stato del percorso verso l’Unione Popolare.

3 – La conferenza d’Organizzazione.

4 – La festa Provinciale di Torre Boldone.

REPORT DAL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO DEL 23 MAGGIO 2022

Che c’è da dire ancora su Rimini? Ieri sera in pratica ascoltando gli oratori maschi c’è stato quasi un processo di beatificazione se non addirittura di canonizzazione del corpo degli alpini. Nel merito si è dato più peso alla mozione presentata con urgenza dalla lega per tutelare l’onore degli alpini che dell’altra che cercava di mettere in fila i fatti con un contributo narrativo di NonUnadiMeno Bergamo. Contributo usato da alcuni esponenti di lega e fratelli d’Italia come un boomerang da ritorcere contro la mozione di maggioranza.

Ieri sera ho scoperto la categoria discriminatoria dell’alpinofobia coniata dall’ineffabile Filippo Bianchi. In genere ho sentito un mare di banalità che mi hanno ricordato remote serate infuocate sempre in consiglio comunale a Bergamo allorquando si parlava di adesione alla rete Ready (che unisce le istituzioni sensibili al tema del contrasto omolesbobirransfobico) e si discuteva di diritti civili.

Ho visto gente con vestiti il cui controvalore era superiore al mio conto in banca e di molto ma con il vuoto spinto dentro. Da notare in positivo, a parte la confusa consigliera dei 5 stelle, le (poche, a dir la verità) donne che hanno preso la parola; consigliere del PD particolarmente performanti. Fatto dovuto alla presenza di supporto del pubblico, in parte. Che poi non è che si può sempre andare lì a fare il tifo. Ambiente partecipazione e futuro non pervenuto.

Ci sono stati due time out coi capigruppo per trovare una mediazione. Avvenuta al ribasso come sempre. È stato stralciato dalla mozione della maggioranza l’invito a esprimersi contro l’istituzione del 26 gennaio come giorno del coraggio degli alpini in ritirata dall’URSS o quanto meno a una ricalendarizzazione per non ingolfarsi con la giornata della memoria della Shoah. Forse è sparita anche la critica allo svolgimento prossimo venturo di simili adunate.

Così tra frizzi e lazzi e frasi da bar, che in nessun conto hanno tenuto conto dell’unica cosa che valeva la pena e cioè della dignità delle donne è andata in archivio anche questa. Mozione della maggioranza ok. Mozione lega KO. Il minimo sindacale.

Bergamo stamattina si è svegliata democristiana e alpina come al solito. Che fanno tanto volontariato questi. Cara grazia. Tanti altri lo fanno. Senza toccare il culo da sbronzi alla gente! C’è ancora tanta strada da fare. Anche perché a nessuno è venuto in mente di affrontare il vero nodo della questione che è il rapporto e abuso di potere implicito in queste pratiche.

Alla fine il militarismo e il sessismo non sono stati minimamente scalfiti. Quanto manca una forza veramente progressista lì dentro. Quanta pazienza! (24.05.222, Daria)

20 MAGGIO 2022: SCIOPERO CONTRO GUERRA, CAROVITA E SPESE MILITARI


* MILANO, MANIFESTAZIONE: CONCENTRAMENTO ore 9.30 a LARGO CAIROLI
*BERGAMO, PRESIDIO davanti alla PREFETTURA (Via Tasso), ore 18.00


Rifondazione Comunista aderisce e partecipa allo sciopero generale proclamato dal sindacalismo di base “contro la guerra, l’economia di guerra e il governo della guerra”; per dire no all’invio delle armi in Ucraina e all’aumento delle spese militari; per chiedere l’aumento delle spese sociali e dei salari, il ripristino della scala mobile e un reddito di base per tutte e tutti.
L’invio massiccio di armi sempre più potenti sta determinando una drammatica intensificazione delle operazioni militari in Ucraina, aumenta i rischi di coinvolgimento di paesi vicini, di un prolungamento indefinito della guerra, di ricorso ad armi nucleari.
L’espansionismo della Nato e l’aumento delle spese militari a discapito di quelle sociali è benzina sul fuoco del conflitto in Ucraina, produce instabilità nelle relazioni politiche ed economiche mondiali già messe a dura prova avvicina il mondo al baratro di una terza guerra mondiale.
La guerra parallela, quella delle sanzioni è inutile al pari dell’invio di armi per fermare il massacro, ma produce effetti disastrosi sulle economie europee a causa dei rincari di energia e materie prime.
Le conseguenze sui ceti popolari in Italia saranno ancora più drammatiche per la combinazione di inflazione sempre più alta e politiche fiscali e monetarie recessive che produrranno disoccupazione, ulteriore perdita del valore d’acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori e dei redditi dei ceti popolari.
Il governo Draghi infatti, mentre aumenta le spese militari taglia i fondi per la sanità e i servizi sociali, ha già avviato il rientro accelerato nei parametri europei e annuncia un’altra stagione di tagli che produrranno un ulteriore riduzione dei consumi e nuove spinte recessive sull’economia.
Nel frattempo elargisce ai lavoratori la cifra ridicola di 200 euro una tantum, mentre tocca appena gli extraprofitti delle aziende che lucrano sugli aumenti, non utilizza il gettito extra dell’iva prodotto dai rincari, continua a non tassare le grandi ricchezze; non interviene con una norma per bloccare aumenti di bollette e carburanti per salvaguardare chi specula.
Partecipiamo convintamente allo sciopero dei sindacati di base perché condividiamo i contenuti della piattaforma, perché oggi c’è bisogno di rilanciare le lotte e perché consideriamo questo un momento di un più ampio percorso di unificazione di tutti i soggetti che si oppongono alle politiche neoliberiste in un unico grande movimento per il cambiamento.
Auspichiamo che anche la CGIL decida iniziative forti come lo sciopero generale su una piattaforma di pace e giustizia sociale.
Rifondazione Comunista sarà in piazza per dire “basta guerra, no a Putin e no alla Nato” e per chiedere: il blocco degli aumenti delle bollette, prezzi calmierati sui generi di prima necessità, aumenti generalizzati di salari e pensioni, una nuova scala mobile, un salario minimo legale a 10 euro netti all’ora.

“Case e Ospedali di Comunità: un servizio pubblico, non un affare per la sanità privata”- Sabato 21 maggio, assemblea pubblica a Seriate (bg)

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (aprile 2021) è scritto a chiare lettere che “L’obiettivo principale della Componente 1 (della missione 6 Salute) è quello di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti, anche alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza pandemica”.
Ciò nonostante, la Giunta Regionale della Lombardia vuole aprire la porta all’intervento degli operatori sanitari privati con la seguente argomentazione: “All’interno di un modello di SSR sussidiario, va approfondita la possibilità di realizzare strutture che svolgano le medesime funzioni previste dalle CDC/ODC, ma gestite da erogatori privati accreditati e di attivare forme di collaborazione fra soggetti pubblici e privati nella conduzione di tali strutture.”

Detto in altri termini, la Regione Lombardia sta cercando in tutti i modi di far entrare operatori sanitari privati accreditati in quello che ritengono un possibile nuovo business: le Case e gli Ospedali di Comunità.
Noi come Comitati bergamaschi per la Salute ribadiamo, invece, la necessità che le Case e gli Ospedali di Comunità siano a gestione pubblica, che non vengano operate chiusure e/o riduzioni di servizi delle strutture pubbliche (ad esempio l’Ospedale di San Giovanni Bianco) e che non siano affidate alle gestioni private comunque denominate (ad esempio cooperative di medici di base, ecc.) le cronicità, la diagnostica e gli esami di laboratorio.

Alla luce di questa premessa, vi invitiamo a partecipare a una assemblea pubblica in tema di Case e Ospedali di Comunità nella provincia di Bergamo sabato 21 maggio dalle 14:30 presso l’Auditorium della Biblioteca Civica a Seriate, in Via Italia 58.

Allo stato, sono previste relazioni di: Angelo Barbato (Dipartimento per la salute dell’Istituto Mario Negri di Milano e membro del Coordinamento regionale per il diritto alla salute Dico 32), Dante Goffetti (Tavolo della Salute di Bergamo), un esponente del Comitato Ospedale Vivo di San Giovanni Bianco, Marco Sironi (Consigliere comunale di “Sinistra per un’Altra Seriate); coordina Pia Panseri (Coord. Bg per il diritto alla salute).

Sono auspicati interventi dei presenti.

L’assemblea si svolgerà nel rispetto della normativa vigente in tema di prevenzione del covid 19.

Coordinamento Bergamasco per il diritto alla salute “Dico32” tel. 388 146 3481 coordsalutebg@libero.it

Tavolo della Salute di Bergamo tel. 349 396 7466 tavolodellasalutebg@libero.it

IN RICORDO DEL COMPAGNO MARIO RONCORONI

Quando un carissimo amico muore, muore un parte di te. Mario era per me una persona speciale, unica con cui confidarsi, ragionare, scherzare e giocare. Su cui poter contare soprattutto nei momenti più difficili.
Ma Mario era anche un compagno, un comunista con un profondo senso di giustizia. Quel senso che metteva nelle sue attività di volontariato e nel suo lavoro di Educatore Professionale sempre a contatto con gli ultimi, con i più indifesi. Per una vita ha lavorato con i disabili fisici e psichici. Li ha educati (dal verbo educĕre – condurre) nella ricerca di una vita migliore, nella loro emancipazione immedesimandosi al contempo nel loro sentire, nelle loro passioni, nelle loro speranze.
Proprio lì, nel mondo del sostegno all’handicap, più di 30 anni fa l’ho avuto come collega e tra noi sono nate subito una amicizia e complicità uniche, granitiche. Anche se io poi ho cambiato completamente settore di lavoro, per tantissimi anni siamo rimasti colleghi, prima a Nembro e a Gandino e poi a Dalmine.
Quanti ricordi mi affollano la mente … il nostro scherzare con battute che solo noi capivamo, le nostre passioni, le nostre confidenze, le nostre discussioni sui massimi sistemi ma anche di musica (i tuoi preferiti Genesis e De André e i miei Pfm e Guccini) e di calcio (unico argomento che ci divideva veramente, tu della Juve e io del Milan) … Mi tornano alla mente i tanti ricordi di militanza politica: manifestazioni, assemblee, attacchinaggi, volantinaggi, la stretta di mano a Landini durante uno sciopero importante della Fiom, quella volta che insieme andammo a Genova nel primo anniversario della morte di Carlo Giuliani, quando incontrammo la mamma Heidi e parlammo a lungo fraternamente con lei. E il suo rapporto stupendo con il compagno Mario Maltempi: che bello vederli parlare magari per un’ora intera fuori dalla nostra sede di Seriate dopo una lunga riunione di politica, di voglia di cambiare il mondo. Tra loro due c’era un feeling particolare e so che anche lui lo sta piangendo.
Certo caro compagno Mario, il mondo non l’abbiamo cambiato ma almeno lui non ha cambiato noi.
L’ultimo onore che Mario mi ha fatto è quello di celebrarne il matrimonio con l’ amatissima compagna di vita Ivana. La donna che più di tutto ha amato e che gli ha donato il frutto più bello: il figlio Francesco. La malattia l’aveva già colpito e provato profondamente ma in noi, in quel giorno di festa, albergava la speranza di tentare l’impossibile, di sconfiggere il mostro che lo stava divorando. Scacciavamo la paura, esorcizzavamo il male.
Non ce l’abbiamo fatta, non ce l’hai fatta amico mio Mario.
Vivrai nelle nostre lotte, sarai per sempre nel Paradiso dei nostri cuori.
Ma soprattutto, per me, vivrai nei ricordi indimenticabili e in questa sensazione di vuoto incolmabile che il tuo andartene mi lascia dentro. Ora, dopo tanta sofferenza, vola libero nell’aria Mario. E torna a noi nel vento di cambiamento di cui abbiamo tanto bisogno per costruire un mondo migliore, un altro mondo possibile, in cui tacciano il rombo delle armi, le menzogne della propaganda bellicista, gli uragani di fuoco e impoverimento che colpiscono sempre e solo i popoli e noi risentiamo nel vento di cambiamento la voce, la dolcezza, l’ironia, la forza di chi come te ci ha arricchito la vita e ora ci ha preceduto nel cammino.

Ciao compagno e amico Mario, che la terra ti sia lieve.

Ad Ivana, Francesco, Mirco, Silvia, Simone e moglie, Claudio e a tutti i famigliari va l’abbraccio più caldo e profondo.

La salma è visitabile presso l’abitazione in via Lonzo, 47 a Nembro.
Il funerale si svolgerà venerdì 20 maggio alle ore 15,00 presso la parrocchiale di Nembro.

(Marco Sironi per i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista e di “Sinistra per un’Altra Seriate”)