L’incancrenirsi del conflitto in Ucraina provoca gravi ripercussioni nella vita quotidiana di tutti noi.
Aumento delle bollette, degli alimentari, degli affitti, dei mutui e dei servizi. Una dinamica inflattiva che consuma i risparmi e gli stipendi, i redditi di prima non bastano più. Le stesse aziende e il commercio vacillano sotto i colpi di una situazione economica insostenibile.
Questa guerra voluta dalle classi dirigenti (i ricchi) come al solito la pagheranno i soliti (gli ultimi e i penultimi). Artigiani, commercianti, lavoratori dipendenti e pensionati vedono giorno per giorno peggiorare la qualità della loro vita. Coloro che sostenendo il conflitto, da ambo le parti, hanno generato questa situazione devono risponderne a chi ne subisce le gravi conseguenze economiche e sociali.
Due imperialismi si scontrano per ragioni geopolitiche che attengono agli interessi delle due classi oligarchiche al potere nei due blocchi contrapposti. Ma ciò è in contrasto con gli interessi dei popoli che aspirano alla pace e a una vita dignitosa. Invece oggi il conflitto macina vite umane in Ucraina e macina anche la vita di molti comuni cittadini in Europa e in Italia.
Chi ha sostenuto questo conflitto, in sfregio alla nostra Costituzione (stia oggi in minoranza o in maggioranza), ne deve rispondere al popolo italiano. Chi dall’inizio del conflitto si è schierato con una delle due parti in lotta, al posto di tentare di svolgere un ruolo di mediazione, ha compiuto una scelta sciagurata le cui devastanti conseguenze sociali si stanno per ora solo inizialmente dispiegando. Rammentiamo a tutti che il sindaco della nostra città Giorgio Gori è stato, con l’appoggio del PD, uno dei più solerti sostenitori del fronte interventista occidentale arrivando a indire manifestazioni di massa nella nostra città al fine di legittimarsi.
L’interventismo oggi lascia cadere la maschera. Dentro questo conflitto c’è chi fa lauti guadagni (multinazionali energetiche, speculatori finanziari e venditori di armi) e chi deve tirare la cinghia per arricchirli. È già successo in passato, sta succedendo ora. Chi si è piegato a queste logiche deve risponderne.
Fermiamo la guerra: non un soldo, né un soldato, né un’arma per la guerra Vogliamo pace, lavoro e una vita dignitosa per tutte e tutti
La guerra porta a galla l’incapacità della nostra classe politica di promuovere il benessere e la sanità ai propri cittadini: il governo Draghi taglia le spese per gli ospedali e il personale sanitario per inviare armi all’Ucraina, fomentando la guerra invece che promuoverne la cessazione e avviare e sostenere una soluzione diplomatica per accordi di pace.
La sanità pubblica viene sempre più privata di risorse fondamentali che, soprattutto in Lombardia, vengono dirottate al privato (il 40% del totale della spesa sanitaria regionale). Ma lo scandalo sta nel fatto che questa possibilità viene favorita dalla Regione Lombardia guidata dal centro destra (Lega, Forza Italia e soci).
Quasi 1 milione e mezzo di cittadini lombardi (su 10 milioni) oggi sono senza un medico di base. I medici di base che vanno in pensione non vengono sostituiti perché il numero chiuso per l’iscrizione alla facoltà di medicina ha causato negli anni una carenza drammatica di medici.
Le liste di attesa per analisi cliniche e visite specialistiche sono lunghe mesi o addirittura anni e per fare un esame e/o un intervento puoi essere spedito a decine di chilometri di distanza da casa tua.
Le strutture di pronto soccorso sono intasate perché la medicina territoriale è stata cancellata negli anni e la gente si rivolge appunto ai pronto soccorso; i consultori familiari sono pochi; le case della salute vengono improvvisate, sostituendo semplicemente l’insegna ad ambulatori o ospedali preesistenti, e persino date in gestione ai privati; le residenze per anziani sono tutte private, carissime, con poco personale e scarsa assistenza. Per non parlare poi di alcune prestazioni che richiedono necessariamente una prestazione privata. I dentisti, ad esempio! Perché non esiste un servizio pubblico di cure dentali?
Noi di Unione Popolare vogliamo fare l’esatto contrario di ciò che ha fatto il ceto politico negli ultimi decenni riguardo la sanità, e che continuerà a fare se non lo fermiamo. Noi vogliamo usare i soldi dei cittadini contribuenti per migliorare la salute dei cittadini non per le armi e le guerre! Noi vogliamo che la vita di tutti migliori in ogni aspetto, e la salute ne è l’aspetto principale perché non ci può essere benessere senza salute.
La Sanità Pubblica deve essere garantita e gratuita per tutti, finanziata con una tassazione progressiva in base al reddito, com’è scritto nella nostra Costituzione. Nel nostro programma uno dei temi fondamentali è proprio quello della salute, articolato nei 10 punti principali riportati di seguito in questo volantino.
Aiutateci a far sì che il diritto alla salute sia sempre garantito, di qualità e gratuito per tutte/i! Votate Unione Popolare!
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10 proposte di Unione Popolare per rafforzare la sanità pubblica
Riunificare il Servizio Sanitario Nazionale unico per tutte le regioni, ponendo fine alla regionalizzazione della sanità, eliminando l’aziendalizzazione e tornando alle USL con controllo democratico del territorio.
Assicurare una spesa pubblica nella sanità che non scenda mai sotto la media europea (7,3% del PIL), invertendo la rotta rispetto alla manovra Draghi, ed eliminando il tetto di spesa.
Riorganizzare l’intera filiera della medicina territoriale (servizi di prevenzione, cura, riabilitazione e ospedalieri) investendo non solo sulle strutture ma anche per l’assunzione di personale.
Aumentare i posti letto per 1000 abitanti (in Italia 3,2 nel 2017, a fronte di una media europea che supera i 5) e il personale medico e sanitario, anche per eliminare le prestazioni intra moenia e ricostruire la rete dei medici di base, raddoppiando subito il numero delle formazioni annue.
Avviare un piano straordinario di assunzioni di medici e di personale per gli ospedali pubblici anche stabilizzando il personale medico, delle professioni e dei lavoratori della sanità con contratti a tempo indeterminato.
Aumentare la spesa per la salute mentale (a cui dedichiamo solo il 3,5% della spesa sanitaria, contro il 13% del Lussemburgo e l’8% della Francia), visto il crescente disagio di ampie fasce della popolazione, in particolare giovani, dopo la pandemia.
Lanciare un servizio di cura dentale pubblico che garantisca cure a prezzi economici, e gratuite per le fasce meno abbienti della popolazione.
Fornire assistenza gratuita agli anziani non autosufficienti e un quadro normativo adeguato per la tutela e l’assistenza di tutte le forme di disabilità: aumento delle pensioni di invalidità, più risorse per assistenza domiciliare e ampliamento dei LEA (livelli essenziali di assistenza) per terapie abilitative e riabilitative.
Abolire le forme di finanziamento diretto o indiretto della sanità privata, con relativo assorbimento nella sanità pubblica del personale in essa impiegata; abolire la sanità erogata dal terzo settore con fondi pubblici o con bandi finanziati con soldi pubblici.
Assicurare il sostegno e finanziamento dei Consultori familiari pubblici con la piena applicazione della legge 194 in modo che le donne che decidono di abortire possano farlo nella maniera più sicura e non si vedano costrette al ritorno degli aborti clandestini.
Un PROGRAMMA da realizzare, attuando la Costituzione antifascista,
con l’impegno di tutti, assieme al sindaco di Napoli de Magistris,
ai parlamentari di MANIFESTA, a Rifondazione Comunista,
Potere al Popolo, ai tanti già impegnati nelle lotte e nell’attività
sociale, sindacale, politica, culturale e di movimento.
L’ITALIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO
BASTA GUERRA ! PER LA PACE E LA DEMOCRAZIA IN EUROPA E NEL MONDO
Il prezzo della guerra lo paga la povera gente, sempre: con i suoi morti, per l’aumento del costo delle materie prime, dei prodotti energetici, delle bollette, del costo della vita.
Stop produzione, commercio, invio di armi ai paesi in guerra. Impegno diplomatico per la pace in Ucraina e la distensione internazionale. Superamento della NATO. Messa al bando delle armi nucleari, in Italia e nel mondo. Stop all’aumento delle spese militari da 22 a 33 miliardi/anno. Usiamo questi soldi per i servizi sociali, la sanità, la scuola, la casa.
Costruire l’Europa dei popoli, della giustizia ambientale, sociale, economica, non più solo della moneta unica, dei vincoli finanziari, della libera circolazione di capitali e merci.
Per un mondo delle pluralità e multilaterale, contro gli imperialismi.
BASTA SALARI DA FAME, LAVORO PRECARIO, MORTI SUL LAVORO !
Salario minimo di almeno 10 € lordi/ora. Basta “lavoro povero” . Aumento generalizzato dei salari. Generalizzare il Contratto a tempo indeterminato. Abolire il Jobs act e le leggi incentivanti la precarietà. Ripristino dell’artico18. Diecimila nuovi ispettori e medici per la sicurezza del lavoro. Piena occupazione. Piano nazionale per il lavoro con massicce assunzioni (un milione) nella scuola, sanità, nei servizi pubblici. Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario.Abolizione della legge Fornero. Pensione a 60 anni o 35 di contributi.
PER LA SICUREZZA ECONOMICA E CONTRO LA POVERTA’
I soldi ci sono. La ricchezza va redistribuita. Bloccare l’aumento delle bollette e calmierare i prezzi dei generi di prima necessità. Adeguamento automatico dei salari all’inflazione (scala mobile). Tetto duraturo al prezzo del gas. Tassare al 90% gli extra profitti delle aziende energetiche. Portare il reddito di cittadinanza da 780 a 1000€/mese; innalzare la soglia di accesso ISEE.
Pensioni minime a 1000€ al mese. Massimo delle pensioni future e del cumulo a 5000 mensili. Sostegno ai lavoratori autonomi, alle imprese che assumono giovani. Riequilibrare le disparità tra nord e sud del paese, partendo dalla spesa pubblica. Piano per l’edilizia sociale pubblica (500.000 nuovi alloggi), recuperando il patrimonio sfitto e consumo di suolo zero. Una legge seria contro la delocalizzazione delle aziende.
GIUSTIZIA FISCALE: Tassazione progressiva dei redditi. Tassa sui patrimoni oltre un milione di €. Riforma del catasto a gettito invariato per redistribuire il carico fiscale. Lotta all’evasione fiscale, No ai condoni e ai paradisi fiscali. No flat tax: favorisce i ricchi, toglie risorse ai servizi.
INVESTIRE SULL’ISTRUZIONE, NELL’UNIVERSITA’, NELLA RICERCA E NELLA CULTURA.
Basta classi pollaio e alternanza scuola lavoro. Messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici. Stabilizzazione e aumento (40.000 posti) del personale scolastico. Scuola dell’infanzia comunale o statale garantita. Abolizione della “buona scuola” di Renzi e delle riforme Gelmini –Bianchi. No al “docente esperto”. Stipendi europei agli insegnanti. Più fondi per il diritto allo studio. Riforma di scuola e università, partecipata da studenti e docenti, personale ATA e genitori. Riconoscere i diritti dei lavoratori di tutti i settori della produzione culturale e artistica.
SALVAGUARDARE I BENI COMUNI E I SERVIZI LOCALI
No alla svendita del patrimonio pubblico e alla privatizzazione dei servizi pubblici, anche quelli locali: per primi l’acqua, l’istruzione, la sanità. No alle privatizzazioni di Draghi (DDL concorrenza) e Fontana ( sanità). Ripubblicizzare il servizio idrico. Un piano per la ristrutturazione della rete idrica nazionale e un’azienda pubblica per la sua gestione. Costituire imprese pubbliche per gestire le infrastrutture fondamentali. Stop all’autonomia differenziata: penalizza le regioni povere. Garanzia dell’eguaglianza dei diritti e dell’accesso ai servizi in tutto il Paese.
RILANCIARE LA SANITA’ PUBBLICA E MIGLIORARE L’AMMINISTRAZIONE
Ricostruire un Servizio Sanitario Nazionale unico per tutte le regioni. Eliminare l’aziendalizzazione del servizio e tornare alle USL con il controllo democratico del territorio. Fermare i tagli, portare la spesa sanitaria alla media europea. Più posti letto , più medici e personale sanitario per eliminare le liste d’attesa, le prestazioni ospedaliere private, la necessità di rivolgersi ai privati.. Potenziare la medicina territoriale, la rete dei medici di base, la prevenzione. Assistenza gratuita ai non autosufficienti. Estendere le prestazioni socio sanitarie. Sottrarre i vaccini ai profitti delle multinazionali. Ritorno alla pubblica amministrazione dei servizi appaltati o esternalizzati. Ripristino del contratto a tempo pieno e indeterminato come norma.
PER UNA ECONOMIA CIRCOLARE EQUA E SOLIDALE, TRASFORMARE IL SISTEMA ENERGETICO E DEI TRASPORTI.
Nazionalizzare il settore energetico. Stop a inceneritori, fossile e nucleare. Investire su energie rinnovabili e comunità energetiche locali per l’autoconsumo. Più trasporto pubblico, elettrificato, gratuito per i non abbienti. No a grandi opere inutili e dannose. Basta autostrade e logistiche.
Intervento pubblico per ricostruire la nostra industria, favorendo un nuovo modello di sviluppo, pianificandolo e coordinandolo, investendo in ricerca applicata, nella crescita delle tecnologie rinnovabili, dell’economia circolare, riorientando l’automotive alla mobilità sostenibile.
PROTEGGERE L’AMBIENTE E SOSTENERE L’AGRICOLTURA
Rispettare l’accordo di Parigi sulle emissioni. Stop consumo di suolo. Legge di riforma urbanistica adeguata alla crisi climatica: più verde, servizi e trasporto pubblico, da elettrificare. Tutela del paesaggio. Basta prodotti usa e getta, discariche e inceneritori. Sì a compostaggio e raccolta differenziata. Meno allevamenti intensivi, tutela del benessere animale. Sostegno all’agricoltura biologica e alle pratiche agricole ecosostenibili. Rinaturare le sponde e gli ecosistemi fluviali. Riforestazione. Cura del territorio e della biodiversità. Legge sulle aree naturali protette. No pesticidi.
FAR CRESCERE I DIRITTI E LE LIBERTA’
Pari dignità delle persone, uguali diritti sociali e civili. Contrastare l’usura e la mafia, la violenza e la discriminazione contro le donne, i migranti, le diversità. Più consultori laici, centri antiviolenza, “case rifugio”. Piena applicazione della 194. Piena parità occupazionale e salariale. Pieni diritti per le persone LGBT+. Riconoscimento dell’identità di genere come autodeterminazione. Educazione sessuale nelle scuole. SI a una legge sul fine vita e sull’eutanasia legale. Basta xenofobia. SI allo Jus soli e alla cittadinanza ai figli degli immigrati. Abrogazione della Bossi Fini. Chiusura dei centri di detenzione amministrativa (CPR). Legalizzare cannabis e droghe leggere. Stop alla criminalizzazione della povertà , delle lotte sociali, ambientali, sindacali.
SI a una democrazia davvero rappresentativa, alla partecipazione popolare. NO al presidenzialismo.
Questo è un programma diverso da quello degli altri partiti che si presentano alle elezioni del 25 settembre. È l’unico programma pacifista e contro le guerre, per la fratellanza universale, la giustizia sociale, economica ed ambientale, contro corruzioni e mafie. È un programma che considera prioritaria l’attuazione della Costituzione Italiana, e non più solo la sua difesa. È un programma che non parla a chi ha grandi ricchezze, potere e privilegi, ma al paese reale. Un programma che si occupa dei bisogni essenziali di chi lavora ogni giorno (spesso troppe ore per troppo pochi soldi), di chi vorrebbe lavorare ma il lavoro non l’ha più, di chi è preoccupato per i prezzi delle bollette che aumentano.
È un programma scritto per chi aspetta troppo tempo per essere curato, intrappolato nelle code infinite della nostra sanità maltrattata. Per chi dopo quest’estate rovente è seriamente preoccupato per la salute del pianeta e per il futuro delle nostre figlie e dei nostri figli. Per chi è contrario alla guerra, e vuole un impegno serio per una soluzione diplomatica. Per chi pensa che le enormi disuguaglianze sociali del mondo di oggi siano tanto ingiuste quanto inefficienti per l’economia. Per chi è rimasto senza lavoro a causa della chiusura o delocalizzazione di un’impresa.
Questo programma è per la maggioranza sociale del nostro paese, per costruire insieme l’Italia di cui abbiamo urgentemente bisogno e ricominciare a guardare con fiducia al futuro. È stato scritto dalla società civile con il contributo di tanti esperti, e si compone di 120 proposte organizzate in 12 capitoli:
Ricompensare e rispettare il lavoro
Lottare per la sicurezza economica e contro la povertà
Perseguire la pace e la democrazia in Europa e nel mondo
Migliorare la sanità e la pubblica amministrazione
Ridare dignità all’istruzione e investire nella ricerca
Fermare l’autonomia differenziata e salvaguardare i beni comuni e i servizi locali
Trasformare il sistema energetico e dei trasporti per attuare una vera riconversione ecologica
Proteggere l’ambiente e sostenere l’agricoltura
Ricostruire la nostra industria favorendo un nuovo modello di sviluppo con al centro la cultura
Tassare di meno chi ha poco e di più chi ha tantissimo
Combattere contro le mafie e garantire una giustizia equa
Far crescere i diritti e le libertà
Sono proposte ambiziose, ma necessarie per affrontare i problemi di lungo corso del nostro paese e le nuove emergenze degli ultimi anni. È un programma visionario e allo stesso tempo concreto, che considera prioritario il diritto alla felicità. Col sostegno dell’elettorato vogliamo aprire la strada a un’Italia più giusta che guarda al futuro: in prima linea nella lotta alla crisi climatica, per una vita degna e una società libera. Vogliamo innescare una rivoluzione culturale che metta al centro la persona e la lotta per i diritti.
Unisciti a noi, aiutaci a realizzare il programma di Unione Popolare: un’Italia migliore ci aspetta.
Il compagno Edoardo Facchinetti, per tutti/e noi Edo, anni 63, di Entratico (bg), ci ha lasciato.
Ricordare Edo significa ricordare una persona che ha fatto del suo essere portatore d’handicap non un elemento di passività, di rassegnazione e di autocommiserazione ma una condizione da cui partire per riflettere sulle problematiche del proprio vissuto e cercare di cambiare il mondo, di renderlo più umano e a misura di tutti/e. Questo era Edo, un compagno che ha saputo lasciare un segno profondo in tematiche ancora oggi tabù, come per esempio il rapporto fra sessualità ed handicap.
Diplomatosi Assistente Sociale alla storica scuola dell’Umanitaria di Milano, è stato negli anni ’80/’90 Presidente del Comitato bergamasco per l’abbattimento delle barriere architettoniche, dove ha condotto battaglie importanti per il riconoscimento del diritto alla mobilità dei disabili.
Memorabili le multe che gli aderenti comminavano a chi parcheggiava sui marciapiedi o nei posti riservati agli invalidi, bloccando loro la possibilità di muoversi e di vivere la città. Quelle multe simboliche, lasciate sul parabrezza delle auto, facevano riflettere i trasgressori che alla fine venivano invitati a sottoscrivere per sostenere il Comitato. Molti/e, colpiti nel vivo, riflettevano sull’errore e sottoscrivevano.
Attivo per anni nella Uildm (Unione lotta alla distrofia muscolare), facendo parte anche del direttivo provinciale, verso la fine degli anni 80 – dopo una breve adesione ai Verdi – entra in Democrazia Proletaria con la quale poi confluirà nel 1991 in Rifondazione Comunista. Col compagno Giovanni Mazzola, scomparso dal 2010, Edo è stato tra i fondatori del Circolo Di Rifondazione della Valcavallina, nonché membro del Comitato Politico Provinciale e responsabile della Commissione Salute del PRC.
La sua militanza politica di comunista libertario ha fatto crescere in lui la consapevolezza che lotta per i diritti dei disabili e lotta politica per trasformare l’esistente sono tutt’uno, che una alimenta l’altra. Per anni ha collaborato con l’Ufficio Diritti Cgil a sostegno delle persone più svantaggiate (migranti, disabili, ecc.), a favore degli ultimi ed è stato membro del direttivo camerale della Cgil di Bergamo.
Da sempre iscritto all’Anpi, ha partecipato a tutte le battaglie antifasciste così come a quelle antirazziste e per la pace. La sua opera fondamentale è stata appunto il lavoro sul tema “sessualità ed handicap” – tema tabù non solo nella bergamasca – che lo ha portato, in collaborazione con Rita Gay e Michele Di Bona, a scrivere il libro “Eros e disabili. Riflessioni e testimonianze” edito da “Ancora” in cui Edo si racconta.
Parlando di sè, del suo vissuto, del suo rapporto con il sesso, Edo è riuscito a far conoscere con parole semplici ma profonde un mondo ancor oggi negato e mascherato dietro un perbenismo e un conformismo asfissianti. Edo, nella sua autenticità, è riuscito a rompere quel muro, un po’ come fece Freud molti anni prima.
Eterosessualità, omosessualità, bisessualità, rapporto con l’altro sesso raccontati da un corpo che nella vulgata non dovrebbe, perché menomato, avere impulsi e desideri sessuali e amorosi come tutti/e gli/le altri/e. Ci ha fatto riflettere sul nostro essere, come normodotati, incapaci di capire e noi stessi veramente invalidi nel ritenerci unici depositari della verità. Bellissimo il suo rapporto con il fratello don Giacomo, un rapporto unico di tutta la vita.
Concludendo, mi piace ricordare il rapporto particolare d’affetto e di amicizia che lo ha legato fino all’ultimo giorno con il compagno Bruno Ghilardi (per tutti noi affettuosamente “Bruno barba”), dietro di lui nella foto e accanto a lui ovunque, che lo ha assistito e portato in giro per l’intera provincia. Un rapporto unico: e oggi so che il nostro Bruno, che ci ha dato la triste notizia, lo sta piangendo ancor più di noi, perché per Bruno con Edo se ne va non solo un compagno ma anche un amico fraterno con cui ha condiviso dolori, speranze e passioni.
Caro Edo, compagno fantastico, che la terra ti sia lieve.
Per le compagne e i compagni della federazione di Bergamo e del circolo della Val Cavallina di Rifondazione Comunista Marco Sironi
LA CAMPAGNA RACCOLTA FIRME SI E’ CHIUSA CON SUCCESSO.
RINGRAZIAMO DI CUORE TUTTE E TUTTI LE/I CITTADINE/I CHE HANNO SOTTOSCRITTO PER UNIONE POPOLARE CONSENTENDO PERTANTO LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA
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NB: Pagina in aggiornamento. Info c/o Prc/Se Bergamo e provincia c/o tel 338.9759975
FIRMARE AI BANCHETTI
Martedì 16 agosto
Borgo di Terzo, c/o Sede di Rifondazione Comunista (Via Rivolta 2; scalinata di fronte alla farmacia), dalle ore10.00 alle ore 12 [info c/o tel 3922963429]
Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]
Mercoledì 17 agosto
Seriate, c/o parcheggio UNES in Via Marconi , dalle ore 15.0 alle ore 19.00 [info c/o tel. 3397394825]
Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]
Giovedì 18 agosto
Seriate, in Via Italia davanti al Comune , dalle ore 15.00 alle ore 19.00 [info c/o tel. 3397394825]
Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]
Venerdì 19 agosto
Seriate, parcheggio Via Adamello-zona 167 nord, dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Torre Boldone c/o Festa in Rosso, Viale Lombardia, ore 19.30 – 22.30 circa [info c/o tel. 3477969101]
… oppure presso l’ufficio elettorale/anagrafe dei SEGUENTI COMUNI, negli orari d’ufficio:
Bergamo: Presso ufficio URP, Piazza Matteotti 3, ore 8.30-12,30 e 14.30-15.30, giovedì 11, Venerdì 12, Martedì 16, Mercoledì 17 e Giovedì 18 agosto
Berzo San Fermo
Borgo di Terzo
Brignano Gera d’Adda
Calvenzano
Caravaggio
Castro
Costa Volpino
Dalmine
Endine Gaiano
Fara Gera d’Adda
Lovere
Luzzana
Montello (negli orari d’ufficio anche il pomeriggio)
Ponteranica: dal 16.08 al 18.08.22Orari: 9 – 12 (giovedì 18/8 dalle 8:30 alle17:30)
Spazio dibattiti, ore 21.15. “La guerra in Ucraina, un conflitto tra passato e futuro”. Intervengono: Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) e On. Simona Suriano (parlamentare uscente gruppo ManifestA), Dimitrij Palagi (segreteria nazionale Prc/Se). Introduce: Marco Brusa (del Comitato politico Prc/Se di Bergamo e provincia)
DOMENICA 14 AGOSTO
Spazio dibattiti, ore 21.15. Presentazione del libro “Panico a Milano” (Red Duck, 2020) di Gino Marchitelli e l’olocausto degli ebrei sul Lago Maggiore nel settembre-ottobre 1943. Interviene l’autore
Palco centrale, ore 21.00. “Covid a Bergamo. Un’altra strage senza responsabili?Senza verità, quale futuro della sanità?”Intervengono: Dante Goffetti (Tavolo della Salute Bergamo), Fabrizio Baggi (Segretario regionale Prc/Se), Pia Panseri (Coordinamento BG per il diritto alla salute)
Palco centrale, ore 21.00.”La situazione occupazionale e produttiva nella bergamasca e in Italia. Come contrastare le delocalizzazioni, come difendere e rilanciare l’occupazione”.Intervengono: Marzia Giannuzzi (delegata della Rsu della “Maier Cromoplastica” – in collegamento web), Andrea Agazzi (Segretario generale Fiom di Bergamo), Nello Patta (Responsabile nazionale lavoro Prc), Introduce: Marco Sironi (Segreteria provinciale Prc) * L’incontro sarà aperto dalla lettura da parte di Daria Fratus di alcune sue poesie sul lavoro e sulla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della “Maier Cromoplastica” a cui la stessa ha partecipato
Spazio dibattiti, ore 21,00:“Nell’anniversario della morte del “Brach” e di Adriana Locatelli: “Nuove” destre e “vecchio” antifascismo?”Intervengono: Fabrizio Baggi (Segretario regionale Prc/Se Lombardia), Mauro Magistrati (Presidente ANPI della provincia di Bergamo), Stefano Quaglia (“Progetto Adriana”), BeatriceAmbrosini (ANPI), Tiziano Belotti (Comitato Politico Provinciale Prc/Se Bg)
Spazio dibattiti, ore 18.30.“Bergamo e America Latina”. Intervengono Vittorio Armanni (Segretario Sezione di Bergamo Associazione Italia Cuba), Elmer Castellon (rappresentante del MAS IPSP ITALIA) Introduce Marco Sironi (Segreteria provinciale PRC/SE Bg)
Spazio dibattiti, ore 21.15: “Il diritto alla casa fra covid, guerra, inflazione e crisi climatica. Incontro con l’Unione Inquilini.”Intervengono: Gianni Belli (Presidente nazionale Unione Inquilini), Rita Rebecchi, (Segretaria Unione Inquilini Bg), Cesare Ottolini (Coordinatore Globale International Aliance of Inhabitants), Francesco Macario (Segretario provinciale Prc/Se Bergamo)
Palco centrale, ore 21.00. “ALESSIO LEGA”, set acustico – canzoni di resistenza
Palco centrale, ore 21.30. Comizio conclusivo con Ezio Locatelli della segreteria nazionale del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea e Simona Suriano, parlamentare uscente del gruppo ManifestA e candidata di Unione Popolare nel collegio propozionale di Bergamo e provincia
Non c’è da spargere una sola lacrima sulle dimissioni di Draghi la cui agenda si è dimostrata impermeabile ai bisogni della maggioranza del paese e delle classi popolari e pericolosa prosecuzione dell’attacco ai diritti che va avanti da anni. Il governo Draghi e le modalità con cui è avvenuta la sua caduta testimoniano ancora una volta il fallimento di una classe dirigente neoliberista autoreferenziale che ha portato il paese in guerra, lo ha impoverito e reso più ingiusto.
Per l’ennesima volta il Partito Democratico apre un’autostrada all’affermazione di una destra con cui ha condiviso e condivide tutte le scelte strategiche.
Consideriamo grave sul piano democratico la decisione di Mattarella di convocare le elezioni per una data così ravvicinata come il 25 settembre, non solo per la palese discriminazione per le liste che dovranno raccogliere le firme mentre i partiti presenti in parlamento si sono esentati per legge ma anche per l’impossibilità di svolgere una campagna elettorale partecipata.
Vogliono che le elezioni siano una competizione truccata tra i partiti guerrafondai e antipopolari. Noi lavoreremo per guastare la festa al partito unico della guerra, della precarizzazione del lavoro, delle privatizzazioni, della devastazione ambientale.
Rifondazione Comunista lavorerà per evitare che il confronto politico-elettorale sia ridotto alla competizione tra partiti e schieramenti che portano avanti la guerra della NATO e le politiche neoliberiste.
Poniamo apertamente alle formazioni che si dicono di sinistra e ambientaliste e si sono dichiarate all’opposizione del governo Draghi con quale credibilità ripropongano logiche di alleanza con un Partito Democratico che si presenta come il più coerente sostenitore dell’agenda Draghi. Lo stesso tema riguarda il Movimento 5 Stelle che si trova a un bivio dopo una legislatura che ha deluso le speranze di cambiamento e rottura che aveva rappresentato per milioni di persone.
Rifondazione Comunista mette a disposizione tutte le sue energie militanti per rendere possibile la costruzione di una coalizione di alternativa contro la guerra per un governo popolare con un programma sociale e ecologico, per la democrazia e l’attuazione della Costituzione.
Rifondazione ritiene fondamentale per le classi popolari di questo Paese proseguire col progetto Verso l’Unione Popolare avviato il 9 luglio con Luigi De Magistris, le parlamentari di Manifesta e Pap e aprirlo al dialogo con tutte le forze alternative al sistema delle due destre: quella postfascista e quella draghiana.
La precipitazione elettorale richiede uno slancio e uno sforzo straordinari di partecipazione politica e programmatica e di impegno a partire dalla raccolta delle firme.
Lavoriamo con determinazione per la presentazione della lista di Unione Popolare e anche alla determinazione di possibili allargamenti di uno schieramento antifascista e antidraghiano sapendo che la costruzione di una nuova soggettività unitaria e plurale richiede tempi più lunghi.
Riteniamo indispensabile che l’Unione Popolare chiami a raccolta tutte le energie e le intelligenze disponibili per un progetto che risponda ai bisogni delle classi popolari e lavoratrici e che si proietti oltre il passaggio elettorale.
La direzione nazionale, data la situazione determinata dallo scioglimento delle Camere, propone al CPN il rinvio della Conferenza nazionale d’organizzazione al periodo successivo alle elezioni mentre le conferenze già convocate sui territori possono diventare utili momenti di discussione sulla fase politica preparatorie per una campagna elettorale straordinaria.
La Direzione nazionale dà mandato alla segreteria di concordare in tempi necessariamente ristrettissimi con altre soggettività interessate le modalità di presentazione e la proposta programmatica entro la convocazione del Cpn a fine mese.
Documento approvato all’unanimità dalla direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, 21 luglio 2022
BOLOGNA. Divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna per sei attivisti – tra cui il nostro compagno Tiziano di Luzzana (bg9 che vive e lavora a Bologna – a ottobre scorso insieme ad altri …
di Ezio Locatelli* e Francesco Macario** – Ricorre in questi giorni l’anniversario della tragedia del Covid scoppiata in bergamasca. Una tragedia tramutatasi in una vera e propria strage che a partire dalla fine del febbraio …
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È di questi giorni la notizia del ricovero in emergenza di un senzatetto all’ospedale di Bergamo a causa delle difficili condizioni climatiche; Il freddo uccide.Passando la mattina in stazione ci si accorge immediatamente che il …
#Assemblea pubblica# Lunedi 12 giugno, ore 18.30 bar dei giardini pubblici “Ermanno Olmi” piazzale Malpensata Bergamo Il governo della destra reazionaria ha fin da subito mostrato la sua ferocia classista ed antipopolare. Fanno pagare alle …
Apprendiamo la triste notizia della scomparsa del compagno Giovanni Albergoni. Anni 72, operaio della “Dalmine”, prima nelle acciaierie poi nel laminatoio, per anni è stato delegato sindacale della Fiom/Cgil all’interno del Consiglio di Fabbrica. Impegnato …
“La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventati delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che …
La magistratura ha concluso la sua inchiesta sulla prima fase della pandemia Covid a Bergamo. I magistrati hanno evidenziato, come noi di Rifondazione e i famigliari delle vittime da tempo denunciamo, la mancata adozione e …
Il salario di milioni di lavoratori italiani è da fame e per questo contrario al dettato della Costituzione che all’art. 36 prescrive che “il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla …
Un altro compagno ci ha lasciato. Giovanni Signorelli detto da tutti/e noi con affetto “Gianino”, storico compagno di Seriate. Anni 77, per quasi tutta la vita ha lavorato come fabbro in una azienda artigiana nel …
La crescita della destra radicale, razzista e fascista è tornato ad essere, in larga parte del globo, un fenomeno con cui ci dobbiamo misurare quotidianamente. In Italia, di fronte a questa ondata nera, a sinistra …
Abbiamo appreso la notizia della tragedia al Diavolo di Tenda dell’alpinista MARCELLA CARUBIA . MARCELLA era sorella della nostra amica e compagna PATRIZIA che è stata candidata alle ultime elezioni regionali per Unione Popolare. A …
DOCUMENTO CONCLUSIVO CDO LOMBARDIA Il documento conclusivo approvato unitariamente dalla Conferenza regionale di Organizzazione del Partito della Rifondazione Comunista /Sinistra Europea #Lombardia riunitasi il 19 marzo 2023 Mozione conclusiva della Conferenza Regionale di Organizzazione della …
Lottare per la pace, contro la guerra e le politiche antipopolari, costruire l’opposizione La strage avvenuta a Cutro ci ricorda la disumanità propria del capitalismo odierno e di chi lo rappresenta politicamente. Il sistema politico …