La salute non è una merce. La sanità non è un’azienda

COMUNICATO STAMPA

Ad un anno dal “paziente uno” e dalla tristemente nota vicenda del Pronto soccorso dell’Ospedale di Alzano Lombardo, il “Coordinamento Lombardo per il diritto alla Salute” si mobilita in tutta la regione per una sanità pubblica preventiva, sociale, universale, partecipata.

Sabato 20 febbraio ore 10,00
ALZANO LOMBARDO: PRESIDIO E CONFERENZA STAMPA
davanti all’entrata del Pronto Soccorso del’Ospedale Pesenti Fenaroli.

Al centro della mobilitazione la denuncia del sistema sanitario lombardo, un sistema privatizzato, definanziato nelle strutture pubbliche, “ospedalocentrico” con la medicina territoriale indebolita e più ridotte possibilità di accesso alle cure.

È questo sistema, con la sua presunta “eccellenza ” (senza considerare l’incompetenza dimostrata dalla giunta Fontana) ad aver causato un incremento fuori controllo di contagi e decessi.
Ad un anno dall’esplosione della pandemia si può affermare senza ombra di dubbio che in Lombardia il paziente uno è la Sanità.

Non basta ora un aggiustamento nelle norme regionali o la sostituzione di un assessore. È necessario ribaltare il tavolo.

La legge 23/15 (conosciuta come “Riforma Maroni”) non va solo modificata, ma abrogata e bisogna riscrivere un’altra storia che porti ad un servizio di sanità pubblica basato sui principi fondamentali della prevenzione, dell’uguaglianza, della gratuità , sicurezza del lavoro e della scuola e tutela dell’ambiente.

La salute è un bene comune tutelato dalla Costituzione.

Invitiamo cittadine e cittadini, le associazioni sindacali, politiche, del volontariato a mobilitarsi il 20 febbraio. Costruiamo insieme anche a Bergamo il coordinamento per il diritto alla salute.

Alle ore 15.30 di sabato 20 febbraio partecipiamo e invitiamo a partecipare ad un secondo appuntamento su questi temi a Bergamo, Piazza Vittorio Veneto: presidio del Tavolo della Sanità di Bergamo

Bergamo, 18.02.21, Coordinamento Lombardo Diritto alla Salute – Gruppo di lavoro di Bergamo