Documento conclusivo approvato dall’11° Congresso Regionale Prc/Se della Lombardia (Milano, 6 febbraio 2022)

L’XI Congresso regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia si svolge in un momento di pesanti difficoltà per il mondo del lavoro, i ceti popolari, i giovani e le donne del nostro Paese gravemente colpiti dall’offensiva neoliberista sul piano del reddito e dei diritti.

Aumentano le disuguaglianze, in una sempre più crescente polarizzazione sociale, si intensificano le discriminazioni di classe, territoriali, di genere e generazionali, la precarietà si estende e pervade l’esistenza tutta, aumentano le povertà ed aumentano i lavoratori poveri, specie le lavoratrici che hanno salari molto più bassi degli uomini mentre sono costrette al doppio o triplo lavoro.

Una situazione destinata a perpetuarsi e peggiorare se prevarrà il progetto del Governo Draghi volto a completare la trasformazione in senso neoliberista di tutto il sistema economico e sociale asservendo tutto il “pubblico” (scuola, sanità, pubblica amministrazione) agli interessi delle imprese.

Questo progetto potrà essere contrastato o vinto solo se si realizzeranno due condizioni:

  1. L’avvio di un nuovo grande ciclo di lotte in un largo movimento di opposizione al Governo che unisca tutto ciò che il capitalismo neoliberista ha diviso: lavoratrici e lavoratori dai diversi profili lavorativi e contrattuali, stabili e precari, pubblici e privati, giovani e meno giovani, uomini e donne. Perciò il compito principale delle comuniste e dei comunisti è il rilancio dell’iniziativa sociale, l’internità alle lotte e ai movimenti per far crescere nelle lotte per l’opposizione al governo Draghi la domanda di alternativa.
  2. Il lancio di una proposta di aggregazione della sinistra antiliberista che non può essere ulteriormente rinviata pena il ripercorrere strade che in passato hanno prodotto gli esiti negativi noti.

Un progetto di cui il PRC sia parte attiva che coinvolga quante e quanti in questi anni si sono battuti contro le politiche neoliberiste nei luoghi di lavoro, nei territori in difesa dell’ambiente, nei movimenti per i diritti e l’autodeterminazione delle donne, per il diritto alla casa, per la scuola e la sanità pubbliche, contro il razzismo, il fascismo e il revisionismo storico, contro l’omolesbobitransfobia,

Una proposta che abbia come orizzonte lungo la costruzione, nel rilancio e nell’unificazione delle lotte contro il neoliberismo,  del “blocco sociale” per l’alternativa al capitalismo ma sappia  cimentarsi in maniera credibile e non testimoniale anche nella scadenza elettorale; cosa tanto più urgente per noi  in vista della concomitanza delle elezioni regionali lombarde che ci devono vedere rapidamente impegnate/i a costruire le necessarie interlocuzioni in coerenza col percorso nazionale e in grado di essere condivise dalle aree sociali e politiche che in questi anni si sono opposti alle politiche neoliberiste delle destre al governo della nostra regione. Ogni ulteriore ritardo sarebbe imperdonabile.

Milano, 06 febbraio 2022