CIAO COMPAGNO GIANINO, AMICO DELLA RIVOLUZIONE PORTOGHESE DEI GAROFANI

Un altro compagno ci ha lasciato. Giovanni Signorelli detto da tutti/e noi con affetto “Gianino”, storico compagno di Seriate. Anni 77, per quasi tutta la vita ha lavorato come fabbro in una azienda artigiana nel settore del maglio del rame a temperature altissime e per questo aveva una sopportazione incredibile del caldo.
Iscritto prima all’organizzazione giovanile (Fgci) del Partito Comunista Italiano e poi al partito stesso. Di impeto ribelle aderisce successivamente a Lotta Continua per tornare poi, una volta conclusasi quell’esperienza politica, al Pci. Dopo la “svolta della Bolognina” si schiera risolutamente per il no allo scioglimento del più grande partito Comunista d’occidente e aderisce a Rifondazione Comunista fin dalla sua nascita nel febbraio del 1991.
Ricordo ancora con profonda malinconia le lunghe prime riunioni a casa mia per costruire, insieme a noi compagni provenienti da Democrazia Proletaria, il circolo di Seriate di Rifondazione Comuista. Circolo che alcuni anni dopo, quando aprimmo la nostra prima sede in via Colombo, dedicammo alla memoria del compagno “Angelo Polini”.


Nella primavera del 1974, dopo la Rivoluzione dei Garofani portoghese, avvenuta il 25 Aprile di quell’anno per opera di ufficiali di sinistra che avevano abbattuto la più longeva dittatura fascista d’Europa, Gianino, fervente internazionalista, parte spontaneamente per il Portagollo per andare a difendere il giovane processo rivoluzionario. Ricordava sempre con fierezza che fu messo a presidiare le caserme, dove c’erano gli ufficiali progressisti e le fabbriche dove c’erano gli operai che solidarizzavano con la Rivoluzione, strutture che per questo erano prese di mira dal revanchismo fascista. Rimarrà in terra lusitana per più di un mese.
Sempre in prima fila nella lotte, negli anni 70 durante una manifestazione antifascista viene aggredito vigliaccamente e ferito da un manipolo di fascisti. L’aggressione gli lascerà un segno indelebile, una lunga cicatrice sulla guancia, in parte nascosta dalla barba, che lui mostrerà sempre con orgoglio come segno del suo essere profondamente comunista e antifascista.
Ho un ricordo molto dolce di Gianino specialmente durante il mio primo mandato di Consigliere Comunale a Seriate (1995/99). Lui allora assisteva a quasi tutte le sedute consiliari che duravano fino a mezzanotte inoltrata. Una volta conclusa la seduta andavamo sempre io e lui al “bar Juve” in via Nazionale, gestito allora da una sua amica, e lì davanti a un prosecco e a un panino parlavamo a lungo di politica e delle cose della vita. Era un momento molto bello e vero dove il burbero Gianino metteva in evidenza il suo vero aspetto dolce e tenero e il suo grande cuore.


Preziosissimo anche il suo apporto alle feste di Rifondazione dove faceva cuocere le costine per la sua enorme capacità di sopportare il caldo. Ogni sera mi diceva sorridendo: “oggi ne abbiamo cotte tantissime”. Sapeva che quel suo lavoro volontario serviva per far riuscire economicamente la festa e per finanziare l’attività politica del circolo e di questo era giustamente orgoglioso.
Negli ultimi anni, a causa di un brutto infarto, la sua militanza si era fortemente diradata ma era sempre bello sentirlo per il rinnovo della tessera. Così è stata anche l’ultima volta alcuni mesi fa che lo sentii telefonicamente, senza sapere che da lì a poco ci avrebbe lasciato. All’inizio della telefonata iniziava a lamentarsi per l’inadeguatezza di questa sinistra e del partito ma alla fine diceva sempre “si, anche quest’anno rinnovo la tessera ma per l’ultima volta”. E io e Mario Maltempi che lo contattavamo sapevamo che non ci sarebbe mai stata un’ultima volta perché Gianino era compagno dentro, nel profomso e non avrebbe mai rinunciato al suo essere comunista. Inoltre voleva un bene incredibile a noi e in particolare a compagni come Bruno e Piero con cui ha militato una vita intera. Voleva bene al suo partito e al suo ideale comunista.


Ci mancherei caro compagno Gianino, ci mancherà il tuo carattere apparentemente burbero che nascondeva una generosità preziosa e una dedizione alla causa comunista unica.
Ai fratelli Umberto e Luigi e ai familiari vanno le nostre più sentite condoglianze e il nostro abbraccio più profondo.
La camera ardente è presso la Casa del Commiato in via Dante n. 21 a Seriate.
Il funerale sarà mercoledì 12 aprile alle ore 10,00 presso la Parrocchiale di Seriate. Alla conclusione della funzione religiosa lo ricorderemo laicamente all’esterno della chiesa.

  • A cura di Marco Sironi (per i compagni e le compagne del circolo di Seriate “Angelo Polini” e della federazione di Bergamo di Rifondazione Comunista)