L’altra sera migliaia di tifosi si sono riuniti nei pressi del Gewiss Stadium per tifare l’Atalanta in barba al divieto di creare assembramenti vista la grave allerta per il Covid e per l’inquietante variante inglese: un evento prevedibile e anche annunciato. Ciononostante non vi è stato alcun intervento significativo di prevenzione della polizia urbana del sindaco Gori né delle forze dell’ordine. L’Atalanta di Percassi, e i suoi tifosi, non si toccano come già era successo col mancato rinvio della partita internazionale del febbraio 2020 che probabilmente è stato uno dei punti di diffusione delle prima ondata del contagio.
A Montello a metà gennaio invece il presidio di solidarietà a famiglie sfrattate, convocato per dissuadere pacificamente di mandare famiglie e minori in strada, presidio autorizzato dalla questura che era stata avvisata con largo anticipo, presenti circa trenta persone debitamente distanziate, tutte con mascherina e dispenser a portata di mano, è stato pesantemente multato – un mese dopo – come assembramento pericoloso a causa del Covid. Abbiamo infatti appreso che in questa situazione di pacifica e ordinata protesta sociale – resasi necessaria solo perché dalle autorità preposte non era pervenuto alcuna rassicurazione – sono stati multati con sanzioni di 400 euro ciascuna non meno di una dozzina fra attivisti del sindacato Unione Inquilini e degli sportelli sociali locali, nonché inquilini e inquiline sotto sfratto o solidali con gli sfrattati: lavoratori e lavoratrici, pensionati, casalinghe.
Evidentemente siamo di fronte a due pesi e due misure diverse: da una parte i tifosi intoccabili dell’Atalanta e dall’altra chi sta cercando di evitare che delle persone e dei bambini finiscano in strada in piena emergenza ed in pieno inverno e chiedono ragionevolezza alle istituzioni, alla proprietà immobiliare nonché alle forze dell’ordine schierate in sua difesa. A meno che non sia ormai diventata pratica usuale utilizzare le multe, anche quelle previste per contrastare l’emergenza Covid, solo contro chi antepone a quelli della proprietà (immobiliare) i diritti delle persone.
Ed è anche per questo che, come Rifondazione Comunista, confermiamo la nostra totale solidarietà alle persone vessate a Montello, impegnandoci altresì a denunciare e contrastare l’uso ormai generalizzato di multe e verbali per reprimere le proteste e le lotte sociali. (26.02.2021, Francesco Macario, segretario Prc/Se Bergamo e provincia)