Dopo due anni di pandemia il 25 Aprile di quest’anno cade sotto l’incubo di una guerra tra due blocchi imperialisti, entrambi interni al sistema economico capitalista/liberista: guerra che, come nel 1914 e nel 1939, coinvolge l’Europa e il nostro Paese.
Condanniamo l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin che ha già causato milioni di profughi e migliaia di vittime. Diciamo NO all’espansionismo della NATO e alla volontà degli USA di alimentare una guerra per procura contro la Russia sulla pelle del popolo ucraino.
Condanniamo la scelta del governo Draghi di inviare armi e di aumentare enormemente le spese militari, mentre si tagliano ulteriormente i fondi per la sanità e la scuola, le fasce più deboli, il lavoro, i servizi pubblici.
Diciamo con chiarezza che le forze che avvallano scelte del genere non hanno più nulla a che fare con la tradizione del movimento operaio e della sinistra. La guerra la decidono i padroni e la pagano i lavoratori, come già vediamo nell’aumento del gas, della luce, della benzina e del cibo.
Oggi noi comunisti siamo in piazza, come sempre, con l’Anpi e tutte le associazioni antifasciste e pacifiste, per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza e il ripudio della guerra sancito dall’articolo 11, per ribadire che non è con la guerra che si costruiscono la democrazia e la Pace tra i popoli.
Siamo in piazza solidali con l’ANPI, sotto attacco dei guerrafondai per aver tenuto una posizione coerente con la storia e i principi della nostra Resistenza antifascista!
Chiediamo l’immediato “cessate il fuoco”, l’apertura di serie trattative, mediate da chi non ha interessi nel conflitto, il ritiro delle truppe russe e l’avvio di un processo di pace. Chiediamo che il governo e il parlamento la smettano di tradire la Costituzione e che l’Italia assuma un ruolo di mediazione!
La Liberazione, nel ventunesimo secolo, si deve tradurre nell’impegno per il disarmo nucleare e convenzionale, nel contrasto radicale a tutti i fascismi, nazionalismi e imperialismi, nello scioglimento di blocchi militari come la NATO che alimentano i conflitti, nel rilancio del ruolo delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
Blocchiamo la produzione e il commercio delle armi che sono la premessa dei massacri che ogni giorno vediamo in Ucraina come in Palestina, in Siria, nel Kurdistan, nello Yemen e in decine di altre guerre dimenticate. Ci schieriamo dalla parte dei popoli e contro la guerra. Putin e la Nato sono entrambi avversari della pace e del disarmo.
La Resistenza di tanti giovani, uomini e donne, al nazifascismo, ci ha lasciato in eredità una Costituzione pacifista. Mentre rischiamo che la follia degli oligarchi dell’est e dell’ovest scateni la terza guerra mondiale, rilanciamo il motto della nostra compagna partigiana Lidia Menapace: FUORI LA GUERRA DALLA STORIA!
BUON 25 APRILE!!!
L’appuntamento a Bergamo è lunedì 25 aprile ore 9.00 al Piazzale della Stazione (P. Marconi)